Eataly-connection: Renzi porta clandestini, Farinetti li assume

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ECCO A COSA SERVE MARE NOSTRUM: NESSUN MAGISTRATO CHE INDAGHI I LOSCHI AFFARI – LEGALI – DI RENZI E C.?

Riguardo le coltellate nel fast-food dell’amico di Renzi  – Eataly: dipendente immigrato accoltella persone – si apprende che l’aggressore è uno dei clandestini raccattati dai governi italiani in mezzo al mare: si chiama Sharif Hossieni, 25 anni.

 

Dice di lui Farinetti, l’amico di Renzi: “L’aggressore è un rifugiato afgano che abbiamo assunto con un contratto Italia Lavoro nel dicembre 2013 – aggiunge – Era un dipendente modello, bravissimo. Nessun problema fino a oggi, l’avrei assunto”.

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Un contratto ‘Italia Lavoro’: per assumere un afghano. L’Italia affonda ‘grazie’ a questo tipo di sfruttatori che finanziano politici che forniscano loro ‘carne fresca’ per i loro affari.

Anche perché: “La situazione qui da Eataly non è delle migliori per noi lavoratori. Abbiamo contratti a termine e facciamo turni massacranti, anche di dodici ore”, racconta un dipendente.

“Lavoro qui da un anno e se avessi un’alternativa sarei già andato via – prosegue l’uomo – il problema e che in un momento di crisi come questo non si può rinunciare allo stipendio e neanche avanzare troppe pretese perché in pochi minuti si rischia di essere sostituiti”.  Da un ‘rifugiato’ afghano disposto a tutto, anche a scuoiarti vivo.

“Sono sconvolto”, dice ancora Oscar Farinetti, patron di Eataly che si trovava nella struttura di piazzale Ostiense proprio nei momenti dell’aggressione, ma non è stato ferito: ” Se non l’avessero fermato, avrebbe ucciso. Voleva uccidere. Il nostro executive chef era a terra ferito, c’era sangue dappertutto e continuava a chiedere: ‘perché, perché, io tratto bene chi lavora con me”, continua a raccontare Farinetti.

 




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