Choc, Usa lavorano per ISIS: studiano deportazione yazidi

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FORGERANNO UN NUOVO TERMINE DA NEOLINGUA: ‘DEPORTAZIONE UMANITARIA’

Con la scusa della crisi umanitaria, gli Stati Uniti stanno esaminando varie opzioni per l’evacuazione “urgente” di almeno 30 mila  yazidi isolati sulle montagne di Sinjar,nordest dell’ Iraq.

Gli ‘infedeli’ sono in fuga dall’avanzata dei jihadisti dello Stato islamico.

La dichiarazione viene dal segretario di Stato americano John Kerry.

Questo è esattamente l’obiettivo degli islamici: ‘liberare’ l’Iraq e la Siria dagli ‘infedeli’. Peccato che, i cosiddetti infedeli, in Iraq e Siria, c’erano prima degli islamici.

E’ il destino che aspetta anche i nostri figli tra qualche decina d’anni, essere ‘umanitariamente deportati’ in qualche riserva?

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Del resto ISIS è una creatura degli Usa, nata in funzione anti-Assad. 

Intanto, il principale tempio degli yazidi, quello di Lalish, 6 km a nord di Mosul,è stato distrutto con l’esplosivo dai jihadisti, secondo quanto scrive il quotidiano iracheno Al Sabah.

Non si aiuta un popolo ‘evacuandolo’, ma proteggendolo dagli islamici esaltati.

Non è escluso che Renzi e Al Fano ‘offrano’ l’Italia come nuova casa per gli yazidi. Così i globalisti otterrebbero due piccioni con una fava: eliminare i non-islamici dal Vicino Oriente, e destrutturare una società omogenea in Europa.

Non è infatti da escludere che l’obiettivo principale delle forze dietro le varie invasioni dell’Iraq e dell’Afghanistan fosse proprio quello di generare un flusso senza fine di immigrati verso l’Europa.