Secondo questo giornale online americano, (cliccare per il link) “l’ epidemia di Ebola potrebbe essersi già diffusa in Europa, non ostante sforzi di contenimento”. Più esattamente, in Italia.
Un rapporto Reuters afferma che le statistiche sui morti non saranno più diffuse al pubblico per ‘evitare di causare panico inutile’.
Mentre rapporti da gruppi di soccorso cristiani che lavorano sia in Liberia che Guinea, sostengono che il numero di infezioni è aumentato del 15 per cento nelle sole ultime 24 ore. Un numero più elevato di quello ufficiale.
Ma venendo all’Italia, il giornale afferma che “migranti illegali, a Pisa, Italia sono isolati con sintomi comunemente associati con il virus Ebola. I migranti hanno presentato congiuntivite, sangue intorno all’occhio, e febbre”. Della notizia si è anche occupato Vox.
Evidentemente, le smentite ufficiali non convincono il giornale americano.
Che prosegue: ” L’OMS descrive questo ceppo del virus Ebola come completamente nuovo, ma vicino al ceppo Zaire . A causa della differenza del ceppo di infezione, risultati dei test ‘falsi negativi’ sarebbero stati trovati per diverse settimane, permettendo all’infezione di diffondersi ulteriormente. I pazienti che hanno ricevuto risultati falsi negativi del test di Ebola sono stati autorizzati a tornare alle loro famiglie per riprendersi da quella che i medici credevano essere influenza o un brutto caso di intossicazione alimentare. Se la relazione è accurata, il contenimento del virus Ebola in Africa ha fallito e ora i residenti in Europa sono a “rischio grave”.
Inquietante. Soprattutto alla luce della smentita di qualche giorno fa sul – presunto – caso di Ebola a Lampedusa: http://www.stranieriinitalia.it/attualita-bufale._ebola_a_lampedusa__ma_era_influenza_intestinale_18654.html
Se è vero che il ceppo, come diffuso giorni fa dagli scienziati, è un nuovo ceppo, e se tutti i test presunti negativi sono a questo punto senza valore, è facile immaginarsi il resto. I già flebili controlli di Al Fano delle ultime settimane, sono privi di alcuna valenza scientifica.
Naturalmente, i giornalisti Usa possono sbagliare per ‘eccesso’, ma al di là del rischio sanitario per noi, già il fatto che si diffondano certe notizie all’estero, rischia di mettere in ginocchio il turismo italiano.
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