Conflitto d’interessi: l’omosessuale Crocetta vuole dare 400€ mensili alle “coppie” gay

Vox
Condividi!


Appena qualche giorno fa, l’ARS (Assemblea Regionale Siciliana) aveva tagliato 407 milioni di euro ai comuni. Ma con questa legge non avrebbe problemi a stanziarne 50 milioni per le coppie omosessuali.

Il Ddl del Presidente Rosario Crocetta otterrebbe così non solo di riconoscere le coppie gay, ma ne sosterrebbe economicamente lo status con un sussidio di 400 euro mensili. Il tutto con il gioco di prestigio del “estendiamo il contributo a tutti i nuclei di convivenza”.

Nino Oddo del Movimento 5 Stelle spera di far approvare la legge in tempi rapidi, perché risolverà importanti problemi come la disoccupazione: “Sarà garantito un reddito minimo ai nuclei di convivenza senza distinzione tra le coppie more uxorio e quelle gay. Il reddito minimo favorirà l’inclusione sociale per i disoccupati, gli inoccupati e i precariamente occupati“.

L’algebra sociale si sta modificando: riconoscere anche le coppie omosessuali favorirà l’occupazione. E se l’equazione appare come minimo strana, tanto peggio per chi sostiene la famiglia tradizionale.

Non è d’accordo Salvino Caputo del Pdl. “Ci saremmo aspettati che il primo disegno di legge firmato dal governatore Crocetta fosse mirato al risanamento dei Comuni che rischiano la bancarotta o all’aiuto agli indigenti, specialmente se anziani, o alla infanzia a rischio. Il reddito minimo garantito anche alle coppie gay poteva semplicemente arrivare per secondo, dando così un segnale forte della volontà di risanamento non soltanto a categorie ma a tutta l’Isola”.

“Nell’attesa,” conclude il giornalista Toni Nigrelli di Giornale Sicano “non rimane che sperare nelle famiglie siciliane, quelle vere, che ogni giorno lottano per un pezzo di pane”.

***

Una legge per riconoscere le coppie gay. Crocetta: “garantiremo 400 euro mensili”

Conflitto di interessi per l'omosessuale Crocetta
Conflitto di interessi per l’omosessuale Crocetta
Vox

PALERMO – In un momento in cui la crisi economica è diventata il movente di incalcolabili suicidi, il governo Crocetta, coadiuvato dai parlamentari grillini, propone, per l’economia siciliana, un ingrediente “risolutore”: il reddito minimo garantito esteso alle coppie di fatto e agli omosessuali. Sarebbe difatti questa l’ultima “ideona” del governo regionale, riconoscere anche alle coppie omosessuali un reddito minimo garantito di 400 euro mensili.

E se nei giorni scorsi, per mancanza di fondi, l’ARS ha approvato la legge di stabilità del 2013, dove sono stati tagliati ben 407 milioni di euro ai comuni, il medesimo governo sarebbe disposto ad investire 50 milioni di euro per le coppie omosessuali siciliane.

Lo farebbe con un ddl, sottoscritto dallo stesso Crocetta e del quale è il primo firmatario il deputato del Megafono Nino Oddo. Sarebbero quindici articoli in tutto per introdurre una previsione normativa finalizzata a “far fronte efficacemente ai fenomeni di povertà e di disagio economico”.Con una novità assoluta: per la prima volta la Regione riconosce la convivenza omosessuale. “Con questa legge che speriamo di far approvare all’Ars in tempi rapidi e sulla quale abbiamo già un approccio con il gruppo Cinquestelle– afferma Oddo –introduciamo nuove misure che integreranno il welfare regionale. Sarà garantito un reddito minimo ai nuclei di convivenza senza distinzione tra le coppie more uxorio e quelle gay. Il reddito minimo favorirà l’inclusione sociale per i disoccupati, gli inoccupati e i precariamente occupati“.

Per l’applicazione, i promotori del ddl attestano che sarebbero già pronti 50 milioni di euro, ma tengono comunque a precisare che il testo “non deve essere considerato come intervento puramente assistenzialistico“, bensì come “distribuzione generalizzata di reddito“.

Ai nuclei di convivenza, iscritti in un apposito registro, saranno assegnati circa 400 euro mensili. Il beneficio sarà riconosciuto a “coloro che sono in possesso della cittadinanza italiana e a tutti in forma non discriminatoria (di sesso, di razza, di religione)” e sarà finalizzato “a contrastare il rischio di marginalità, garantire la dignità della persona e favorire la cittadinanza“.

Ma oltre ad aver già alimentato numerose polemiche, la norma fa storcere il naso al parlamentare del Pdl, Salvino Caputo. “Ci saremmo aspettati che il primo disegno di legge firmato dal governatore Crocetta fosse mirato al risanamento dei Comuni che rischiano la bancarotta o all’aiuto agli indigenti, specialmente se anziani, o alla infanzia a rischio– dice il vicepresidente vicario della commissione Attività produttive –piuttosto che a un reddito minimo garantito per le coppie di fatto“. “Sia chiaro– sottolinea –che non ho in me alcuna istanza omofoba: soltanto, mi aspettavo dei provvedimenti immediati rivolti alle emergenze altrettanto immediate. Il reddito minimo garantito anche alle coppie gay poteva semplicemente arrivare per secondo, dando così un segnale forte della volontà di risanamento non soltanto a categorie ma a tutta l’Isola“.

Sarebbe curioso conoscere, dopo già mesi di governo Crocetta, quali strategie politiche, eccettuati i reiterati proclami propagandistici, mirano concretamente a limitare il rischio default dei comuni siciliani e l’ormai ordinaria chiusura delle imprese della nostra isola. Nell’attesa, non rimane che sperare nelle famiglie siciliane, quelle vere, che ogni giorno lottano per un pezzo di pane.

Tutto questo nella Regione più povera d’Italia, dove le famiglie in difficoltà sono oltre 547mila, ovvero il 27,3%.
Una percentuale cresciuta del 2,3% dal 2010, in una dinamica superiore alla media nazionale dell’1,8%.
I nuclei in povertà assoluta sono circa 180mila. La quota di persone al di sotto della soglia di povertà relativa è in Sicilia il 32,2% dei residenti. Anche in questo caso si tratta della peggiore performance a livello nazionale: quasi due volte e mezzo la quota media nazionale che si attesta al 13,6%.

Fonte: nocristianofobia.org