Ora c’è l’imprimatur di una sentenza della magistratura, Roberto Saviano è un bugiardo.
Ha infatti perso la causa per diffamazione che lui stesso aveva intentato contro un giornalista, Paolo Persichetti.
Due articoli di Persichetti apparsi su Liberazione sconfessavano una telefonata che Saviano millantava in un suo libro, tra sé e la madre di Peppino Impastato, Felicia.
Racconta Saviano nel testo: “Inviavo a Felicia gli articoli sulla camorra che scrivevo, così, come per una sorta di filo che sentivo da lontano legarmi alla battaglia di Peppino Impastato. Un pomeriggio, in pieno agosto mi arrivò una telefonata: “Roberto? Sono la signora Impastato!” A stento risposi ero imbarazzatissimo, ma lei continuò: “Non dobbiamo dirci niente, dico solo due cose una da madre ed una da donna. Quella da madre è stai attento, quella da donna è stai attento e continua”. Insomma, tutto inventato.
E lo scrisse il giornalista: “La madre di Peppino non aveva il telefono e faceva le telefonate tramite me. Non mi risulta che abbia telefonato a Roberto Saviano. Faccio notare che mia suocera è morta nel 2004 e il libro Gomorra è uscito nel 2006”, raccontava la moglie, Felicia Vitale.
E ora c’è la sentenza: Saviano si era inventato tutto. Scenda dall’altarino che i fedeli gli hanno costruito intorno.
Egregio Signore
Rimango scandalizzato da questo articolo e da come risulta semplice infangare una persona.
Saviano portrà anche avere sbagliato. Ma concorderà con me che se ci fossero giornalisti ma soprattutto politici, che valessero almeno la metà di lui e che avessero le sue capacità e che avessero avuto il suo coraggio forse la malavita in Italia non sarebbe una delle aziende floride del mondo.
Giornalista perchè ricordiamoci che Saviano prima di essere uno scrittore è stato un giornalista e lavorava per l’osservatorio sulla camorra.
Ricordiamoci che questo signore per scrivere quello che ha scritto e che continua a scrivere vive da molti anni sotto scorta e si è giocato la sua vita, perchè ottenere soldi e notorietà, ma non avere la semplice libertà per me equivale al nulla.
Caro signore prima di parlare di Saviano provi da giornalista a fare solo il 5% di quello che lui ha fatto Saviano e poi forse avrà qualcosa da dire.
Capisco che non è corretto quello che ha fatto Saviano, ma da qui a giudicarlo un bugiardo ne passa di acqua sotto i ponti. Se fosse stato veramente un bugiardo, non credo che la camorra ce l’avrebbe tanto con lui. E io sono di Napoli e sono cresciuto a Secondigliano e le posso dire che se la Camorra vuole amazzare qualcuno ci devono essere delle ragioni e Saviano purtroppo le ha tutte. Le do un consiglio spassionato : Impari a lavorare prima di giudicare gli altri
E’ solo la verità, giudiziaria almeno. Come B. è secondo sentenza ‘un evasore’, Saviano è, sempre secondo sentenze, ‘un bugiardo’.
Il giudizio su Saviano a tutto tondo è poi, da parte nostra, negativo. Ma questa è un’altra storia.