Diedero fuoco a palazzo che segretario PD affittava ai profughi: rimangono ignoti

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Un anno fa, la notte di Capodanno, alcuni cittadini diedero alle fiamme uno stabile di tre piani a Pagliare del Tronto, Ascoli.

Il palazzo era destinato ad ospitare richiedenti asilo:

Palazzina incendiata gestita da coop segretario PD

Gestito dalla famigerata Versoprobo.

L’inchiesta della Procura di Ascoli ha portato la scorsa primavera all’iscrizione nel registro degli indagati di un cittadino accusato di incendio doloso aggravato da motivi razziali.

Benché fortemente sospettato, non sarebbero però stati trovati nei suoi confronti elementi di colpevolezza utili a sostenere l’accusa in un eventuale processo. Per cui, a meno di una svolta clamorosa nelle prossime settimane, la posizione dell’uomo è destinata ad essere archiviata.

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Tutto è bene, quel che finisce bene.

Il procuratore Umberto Monti fece perquisire l’abitazione dell’uomo, incensurato.

La sua fisionomia sarebbe stata compatibile con la descrizione fatta da alcuni testimoni – impiccioni – che quella notte intravidero in zona un individuo, senza poterne però indicarne l’identità. A casa dell’indagato fu trovata una discreta quantità di accendini: ovviamente non certo una prova di colpevolezza.

Di fatto nei suoi confronti la Procura non ha mai chiesto l’arresto e lo stesso ha accusato nel frattempo problemi di salute che lo hanno costretto al ricovero in una struttura sanitaria. Persecuzione.

Speriamo si rimetta presto.

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