Dopo la Xylella Fastidiosa, arriva la Mogherini, l’olio extravergine di oliva italiano non ha pace. La UE ha aperto all’importazione di olio da paesi extra Ue per soddisfare al meglio la domanda crescente del vecchio continente. L’incremento della quota di olio esente da dazio doganale importata dalla Tunisia è stato proposto proprio dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, la fastidiosa Federica Mogherini.

Si tratta di 70 mila tonnellate di olio in un biennio, il totale della produzione del Portogallo. Il quantitativo esportato da Tunisi, al momento, ammonta al 20% di quanto prodotto dal nostro paese che detiene la cifra record di 350 cultivar contro le 20 spagnole, mentre l’olio tunisino, di bassa qualità, è prodotto e venduto a basso costo rispetto a quello europeo. Per non parlare rispetto a quello italiano.

Anche in questo caso: se non metti barriere, non vince la qualità. Il capitalismo liberista è ‘efficiente’, e distrugge tutto quello che ‘costa di più’, il problema è che quasi sempre, quello che cosa di più è anche migliore. Significa quindi una caduta verso il basso, un degradare la qualità. Degradazione che è all’origine del declino europeo ed è uno dei fattori cardine della Globalizzazione.