Spacciatori africani: “Viviamo tutti gratis in case popolari” – VIDEO

Vox
Condividi!

«I genitori degli spacciatori di Trento sono felici perché oltre prendere i soldi per compare case e terreni i propri figli avvelenano gli infedeli con la droga»

Il giornale locale La Voce del Trentino intervista “Mohammed”, uno spacciatore nordafricano.

Insomma, le famiglie dei 1000 spacciatori stranieri che spacciano a Trento, e del milione che spaccia in Italia, sono perfettamente a conoscenza che i soldi che arrivano in Africa derivano dallo spaccio, ma rimangono indifferenti perché come ripete spesso nell’intervista lo spacciatore, «l’importante sono i soldi e basta».

Vox

Anzi, si rallegrano, perché facendo soldi fanno del male agli infedeli.

VERIFICA LA NOTIZIA

Lo spacciatore nordafricano di questa intervista ha anche rivelato tempo fa come lui e i suoi vivano dei sussidi che lo Stato eroga agli spacciatori e alle loro famiglie che vivono nelle case popolari.

Ma dove finiscono gli enormi proventi della droga? Tutti nei paesi di origine dove famigliari e amici li spendono per l’acquisto di terreni, aziende e case.




Un pensiero su “Spacciatori africani: “Viviamo tutti gratis in case popolari” – VIDEO”

  1. Ho trovato questi due interessanti articoli, che credo meritino un approfondimento. Si legge, tra le righe ma neanche troppo, che è tutto il mondo bianco europeo a subire un gravissimo inverno demografico che porterà alla scomparsa della nostra civiltà. Nei paesi occidentali, essendo le popolazioni più grandi, e la ricchezza maggiore, finora si è posta una pezza con l’immigrazione, parte dall’Africa, parte dall’Asia, ma anche dall’Europa orientale.
    Ed è proprio quest’ultima il modello negativo. Bianca, con una fertilità simile a quella occidentale, ma con bilanci incapaci di attrarre immigrati, anzi, la gente, in diminuzione, emigra, ed emigrano i migliori e più giovani.
    Non attirando, perlomeno, turbe di africani, questi paesi hanno tuttavia a che fare con le proprie ‘minoranze’, in particolare i rom, ma anche i turchi e le genti che seguono la rotta balcanica, spinte dai turchi.
    Un futuro distopico che vedrebbe, per la prima volta nella storia, delle ‘nazioni’ rom in forma statuale, rubate, come i cognomi e tante altre cose, ai legittimi depositari.
    Depositari ormai ridotti a minoranza, nei prossimi decenni, e portati rapidamente all’estinzione da soggetti con scolarità bassissima, ed indice di occupazione inferiore al 15%.
    E’ chiaro che simili stati non potranno sopravvivere, a meno che qualche ‘manina’ non li aiuti dall’esterno, e questa manina non potrebbe che essere la ue, che pensa siamo “tutti uguali”, nonostante le differenze. E non parlo solo di colore della pelle, anzi forse rispetto a certi usi e costumi è addirittura secondario, soprattutto se parliamo di zingari.

    //it.insideover.com/societa/linverno-demografico-nei-balcani.html

    //it.insideover.com/societa/budapest-la-comunita-rom-insorge-contro-orban.html

I commenti sono chiusi.