Migrante palpeggia ragazzina per strada: “E che sarà mai, ho solo tentato di violentarla”, giudice gli dà ragione e lo libera

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La ragazzina, 16 anni, entra in un negozio di Monza fra il centro e la stazione ferroviaria. Sono le 19.15 di martedì. È spensierata e non ha nulla da temere. Errore al tempo dell’integrazione forzata.

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Infatti, poco dopo, entra uno sconosciuto; probabilmente la stava osservando da un pezzo. Ha una sessantina d’anni (62 per la precisione, si scoprirà in seguito), è ecuadoriano e abita in un paese della Brianza. Come la sua vittima.

L’immigrato si avvicina alla ragazzina e inizia a palpeggiarla. La vittima si mette a urlare, “non mi toccare!”, tentando di respingere l’aggressore, ma quest’ultimo non demorde e insiste ad allungare le mani, venendo allontanato da una spinta. In quel momento, a osservare tutta la scena c’è però una pattuglia del Nost, i supervigili del Nucleo operativo sicurezza tattica del Comune di Monza, che abitualmente presidiano quella che è considerata una delle aree più “calde“ della città.

Calde: dove ci sono immigrati.

Gli agenti bloccano lo straniero, che pateticamente si giustifica: «E che sarà mai, non facevo nulla di male» più o meno le sue parole. Esibisce permesso di soggiorno e carta di identità, come se potesse bastare ad alleggerire la sua posizione. Intanto la giovane viene affidata alla madre, giunta sul posto a consolare la figlia spaventata.

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L’immigrato tenta di avvicinarsi alla due donne e si mostra aggressivo nei confronti dei agenti. Portato in Comando per l’identificazione, continuerà a insultare e apostrofare con frasi sprezzanti i vigili.

Alla fine, sentito il magistrato di turno, verrà denunciato per “violenza sessuale più lieve in danno di minorenne“, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Ha precedenti ma, del resto, “che sarà mai”.

«La presenza costante degli agenti si conferma uno strumento di contrasto alla microcriminalità: mi auguro una pena severa come epilogo della vicenda» ha commentato l’assessore alla Sicurezza, Federico Arena. Non esiste la ‘micro’ criminalità.

E poi, peccato che dopo gli arresti ci siano sempre toghe rosse.




2 pensieri su “Migrante palpeggia ragazzina per strada: “E che sarà mai, ho solo tentato di violentarla”, giudice gli dà ragione e lo libera”

  1. al tipo che ha dato la pacca sul culo alla giornalista comunista di turno, dovrebbe prendere questa sentenza e darla a chi lo deve giudicare, e se il magistrato di turno non dovesse applicarla potrebbe denunciarlo per razzismo!

  2. Qui le femministe alla selvaggia se ne guardano bene dal parlarne.
    Che strano hanno in mano l’arma per farne un casino mediatico.

    Sarà che l’aguzzino non è bianco. 🙄

I commenti sono chiusi.