Nel primo trimestre del 2014 il pil italiano è tornato negativo. Il prodotto interno lordo è infatti diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nei confronti del primo trimestre del 2013.
E’ un nuovo successo dell’euro nell’era di Fonzie.
Secondo l’Istat, il calo congiunturale è il risultato dell’incremento del valore aggiunto nel settore dell’agricoltura, di un andamento negativo nell’industria e di una variazione nulla nel comparto dei servizi. Ci stiamo lentamente, e nemmeno troppo, ‘de-industrializzando’.
La variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,2%. Significa che, ceteris paribus, non solo non è in vista alcuna crescita, ma nemmeno un misero rimbalzo.
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