Ondata di stupri, Immigrati fuori controllo: non risparmiamo anziane e bambini

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Marocchinate 2.0, siamo di nuovo nel 1944. Le truppe coloniali che il Pd ha scatenato contro il proprio popolo dopo averle traghettate in Italia con l’ausilio e la complicità delle famigerate ong, si stanno dando al saccheggio: diritto di preda che il nostro governo ha loro concesso.

Scorrendo le notizie di quello che sta avvenendo sembra di essere di nuovo in quei giorni drammatici, durante i quali intere popolazioni vennero massacrate dai soldati marocchini sbarcati: allora furono i nostri nuovi ‘alleati’ a traghettarli, col consenso del governo abusivo di allora, quello di Badoglio e del Re.

Protagonisti delle violenze di allora furono 7 mila soldati marocchini con la divisa francese, una divisione speciale del Cef (Corps expéditionnaire français en Italie). I Goums Maroucains, detti “Goumiers”. Brutali. Come gli africani di oggi.

Proviamo a leggere i drammi di allora insieme a quelli di oggi, scopriremo che nulla è cambiato.

Ad Ausonia decine di donne furono violentate e uccise, e lo stesso capitò agli uomini che tentavano di difenderle. Dai verbali dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra risulta che anche “due bambini di sei e nove anni subirono violenza”.

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A S. Andrea, i marocchini stuprarono 30 donne e due uomini; a Vallemaio due sorelle dovettero soddisfare un plotone di 200 goumiers; 300 di questi invece, abusarono di una sessantenne. A Esperia furono 700 le donne violate su una popolazione di 2.500 abitanti.

Ragazzina di 17 anni violentata da gruppo di Marocchini

Anche il parroco, don Alberto Terrilli, nel tentativo di difendere due ragazze, venne legato a un albero e stuprato per una notte intera. Morirà due anni dopo per le lacerazioni interne riportate.

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A Pico, una ragazza venne crocifissa con la sorella. Dopo la violenza di gruppo, verrà ammazzata.

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Abbiamo di nuovo sbarcato truppe di giovani maschi africani in Italia. Individui brutali. Provenienti da paesi dove lo stupro non è reato e, anzi, come ha spiegato il ‘mediatore culturale’ della coop bolognese, dove sono convinti che è “peggio all’inizio, poi alle donne piace”. Paesi dove non si fa differenza tra anziane e bambini, tra donne e asini.

E i giornali che scrivono non si debba fare un’equazione tra immigrati e stupri, non conoscono i dati.

L’ indagine condotta da Demoskopika, elaborando le tabelle del Viminale, compone un quadro purtroppo inquietante: nel quinquennio 2010-2014 il 39 per cento delle violenze sessuali è stato compiuto da stranieri contro il 61 per cento opera di italiani. Dal punto di vista delle proporzioni qualcosa non quadra, anzi stride: nel 2014 risiedevano nel nostro Paese 60,8 milioni di persone e di queste il 91,9 per cento era italiano e solo l’8,1, circa 4,9 milioni, veniva da fuori.

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Le quote non sono in linea. Anzi. Denunce e arresti si sono moltiplicati in quella direzione. Su 22.864 casi segnalati nel quinquennio (il numero vero delle violenze resta naturalmente sconosciuto) molto spesso gli investigatori hanno messo nel mirino individui con passaporto non tricolore: romeni, anzitutto, e poi albanesi e marocchini.

Sono numeri che conosciamo da anni. Peggiorati, di molto, nel triennio non presente in queste statistiche.

Tanto per essere chiari: significa che i cosiddetti migranti hanno una propensione allo stupro 10 volte quella degli italiani.

La popolazione italiana statisticamente rilevante per il tipo di reato (costituita da uomini dai 14 agli 80 anni) è di 23.634.154. Abbiamo, quindi, un tasso di *criminalità sessuale* del 2,2 x 10000, ovvero circa 2 uomini italiani su 10.000 commettono il reato di stupro in un anno.

La popolazione straniera (regolare e dai 14 agli 80 anni) è pari a 1.373.045. Aggiungiamo con criteri statistici 400.000 irregolari ed arriviamo a 1.773.045.

Abbiamo, quindi, un tasso di *criminalità sessuale* del 19,5 x 10000, ovvero circa 20 immigrati su 10.000(2 su 1.000) commettono il reato di stupro in un anno.

Statisticamente parlando la differenza tra il 2×10000 e il 20×10000 è parti a DIECI volte.

Quindi gli immigrati hanno una propensione allo STUPRO che è dieci volte superiore a quella degli Italiani.

Non dimentichiamo che questi dati sono “per difetto”, ovvero vi sono incluse le violenze domestiche tra marito e moglie che non sono esattamente la stessa cosa dello “STUPRO”. Quindi in realtà la differenza a sfavore degli immigrati è ancora più ampia.