Marocchinate: Anpi esalta le truppe coloniali francesi in Italia

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C’è stata una Resistenza in buona fede e un’altra che combatteva contro i tedeschi mentre si preparava a venderci ai sovietici. Di quest’ultima fa sicuramente parte l’Anpi, associazione di partigiani sopravvissuta a se stessa. Non fosse altro che, ormai, siamo ai bisnipoti di partigiani. Ma le sovvenzioni statali sono troppo ricche per rinunciarvi.

E se un tempo volevano venderci ai sovietici, oggi hanno ormai ripiegato verso l’immigrazione islamica. Deformazione professionale.

Ma quello che si è sentito ieri, durante un ‘convegno’ dal titolo “La storia ci insegna”, tenuto presso la sede della cosiddetta Comunità Islamica di Piacenza, e organizzato dall’Anpi, ha del vergognoso. Ad intervenire durante l’incontro c’erano tal Paolo Gonzaga, analista politico e ricercatore, e tal Enrico Battini, della presidenza provinciale dell’ANPI.

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Il signor Gonzaga si è spinto ad esaltare il ruolo delle truppe coloniali francesi in Italia, parlando dei soldati musulmani che, secondo lui, hanno avuto un ruolo molto importante nel salvare la vita di molte persone. A tal proposito ha citato la linea invalicabile Gustav, sfondata grazie ai soldati marocchini; il cimitero francese in Sud Italia in cui sono sepolti circa 188mila musulmani caduti nella Seconda Guerra Mondiale.

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Non hanno sfondato solo la linea Gustav, pezzo di ********. E se c’è una cosa che ci dà un po’ di requie, è che, almeno, 188mila di loro sono morti qui e abbiamo la possibilità di pisciare sulle loro tombe di stupratori.

Un italiano che esalta il ruolo delle truppe coloniali francesi, è come se un ebreo si complimentasse con le SS.

A voi, la storia non ha insegnato nulla. Soprattutto non ha insegnato che gli invasori si combattono. Sempre. E se proprio dovevamo scegliere beh, meglio i tedeschi dei marocchini.