**Immigrati Islamici in Italia: Una Situazione Fuori Controllo**
Il governo italiano attuale sembra facilitare l’ingresso di immigrati islamici nel paese. Nonostante le preoccupazioni espresse da vari esponenti locali, il governo non ha abrogato le leggi sui ricongiungimenti familiari. Recentemente, ha approvato l’ingresso ‘regolare’ di 140.000 immigrati per il 2024 e altri 360.000 per i due anni successivi. Questo, senza contare gli arrivi via mare.
Il sindaco di Monfalcone ha recentemente lanciato l’allarme riguardo alla crescente popolazione islamica nella città, sostenendo che “gli islamici vogliono sostituirci” e che non c’è integrazione. Inoltre, ha denunciato la proibizione della rappresentazione dei cani, considerati impuri secondo la fede islamica, nelle scuole locali. Questa decisione ha sollevato preoccupazioni tra alcuni residenti che temono che, una volta raggiunta la maggioranza, la comunità islamica potrebbe imporre ulteriori restrizioni basate sulla loro fede, come è accaduto in altre regioni come Gaza.
Monfalcone potrebbe essere un esempio di ciò che potrebbe accadere in tutta Italia se le attuali tendenze migratorie e le politiche governative rimanessero invariate. Alcuni sostengono che Monfalcone rappresenti l’Italia intera dopo un paio di decreti flussi della Meloni.
Se gli italiani rimarranno maggioranza e l’Italia non diventerà un emirato sarà solo in caso di abrogazione dei ricongiungimenti familiari da qui ai prossimi cinque anni. Una vera e propria piaga: 200mila l’anno, per lo più islamici. Arrivano tutti con i ricongiungimenti familiari. E’ così che stanno islamizzando l’Italia.
Brescia è considerata la capitale islamica d’Italia. In Italia, la presenza musulmana è un fenomeno in crescita e fuori controllo. Questo aumento è dovuto principalmente al numero di bambini nati da genitori musulmani o portati con ricongiungimento.
Un esempio di quartiere con una drammatica presenza musulmana è il quartiere del Carmine a Brescia, dove la percentuale di stranieri è passata dall’1% del 1990 al 19% della fine del 2014 e ha oggi probabilmente raggiunto il 40%. In particolare, dal 2010 la presenza di comunità pakistane è diventata più numerosa rispetto a quella di nordafricani.