La procuratora che si occupa del caso di Sharon Verzeni, la stessa che torchiava il povero fidanzato italiano, si è subito affrettata a dire, dopo la confessione della bestia africana, che “non è un caso di odio razziale”. E’ vero il contrario. Non serve che lo dica la magistratura. Non serve che la bestia lo confessi: il suo istinto ha agito per lui.
Il brutale sacrificio della povera ragazza italiana, Sharon Verzeni, riporta alla mente quello di Stefano Leo. Un altro italiano ucciso da un altro immigrato diventato ‘italiano’.
Riflettete sulla confessione del marocchino con cittadinanza italiana Said Mechaout, che aveva sgozzato Stefano Leo e paragonatela alla confessione dell’africano con cittadinanza italiana Moussa Sangare.
“Volevo ammazzare un ragazzo come me togliergli tutte le promesse, i figli, toglierlo ad amici e parenti”. .
E’ il manifesto delle seconde generazioni di immigrati. Loro ci odiano. Perché sentono di essere estranei.
Le seconde generazioni sono il vero pericolo. I loro genitori, in gran parte, almeno fino agli ultimi anni, venivano per lavorare, e ringraziavano per il lavoro. Questi sono cresciuti con promesse che non possono essere mantenute: e diventano violenti. E se vedono un italiano felice, lo vogliono morto.
Si replica, in Italia, quanto avvenuto nelle banlieus francesi: è lo sradicamento e l’essere totalmente avulsi dalla società autoctona a renderli violenti. Non sono italiani, e non possono essere africani. Dare loro la cittadinanza, come vedete, non serve a nulla.
A proposito di ius soli e ius scholae sponsorizzati da Tajani.
Perché poi crescono, Tajani.
### Omicidio Sharon, la Lega: “Sono questi i nuovi italiani?” La sinistra insorge
L’omicidio di Sharon Verzeni ha scatenato un acceso dibattito politico in Italia. Dopo l’arresto di Moussa Sangare, un 31enne di origini maliane, la Lega ha sollevato polemiche sulla cittadinanza e la famigerata integrazione.
**La posizione della Lega**
Matteo Salvini, leader della Lega, ha espresso la sua indignazione sui social media, chiedendo una pena esemplare per Sangare e sollevando dubbi sulla politica di cittadinanza italiana. “Sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?” ha scritto Salvini, sottolineando la necessità di una riflessione profonda su chi viene accolto nel paese¹³.
Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità della Lega, ha aggiunto: “Un episodio tragico che deve farci riflettere. Davvero sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?”³.
**La reazione della sinistra**
La sinistra italiana ha reagito con forza alle dichiarazioni della Lega. Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha criticato Salvini per aver tentato di collegare l’omicidio a questioni etniche. “Questo è inaccettabile perché nega totalmente e colpevolmente la trasversalità di un fenomeno che non riguarda classi sociali, colore della pelle, confini statali,” ha dichiarato Zanella³. Gli stessi che processavano il maschio italiano per la follia di Turetta.
Anche Davide Faraone, esponente di Italia Viva, ha espresso il suo disappunto, distinguendo tra “persone civili” che pregano per Sharon e ringraziano le forze dell’ordine, e coloro che “ricercano morbosamente la nazionalità dell’assassino per capire quanto indignarsi”³.
La presunzione di colpevolezza nei confronti del fidanzato italiano riflette mentalità che vede maschi italiani colpevoli a prescindere. Per un mese Ruocco è stato perseguitato mentre l’assassino africano girava libero grazie al razzismo istituzionale contro gli italiani. Quando per la follia di Turetta si parlava di ‘maschio italiano assassino’, la sinistra non protestava.
La realtà è che il tragico omicidio di Sharon Verzeni ha portato alla luce pregiudizi istituzionali radicati e una propaganda contro il cosiddetto ‘patriarcato’ che ha influenzato le indagini iniziali e ora il dibattito sull’identità della bestia.
### Le Indagini e i Pregiudizi
Dopo il ritrovamento del corpo di Sharon Verzeni, le autorità si sono concentrate immediatamente sul fidanzato italiano, Sergio Ruocco. Per un mese, Ruocco è stato sottoposto a interrogatori intensivi e a una sorveglianza costante, nonostante la mancanza non solo di prove concrete, ma perfino di indizi contro di lui. Nonostante i genitori di Sharon lo avessero immediatamente sciagionato. Questo accanimento ha sollevato domande sulla presenza di pregiudizi istituzionali e sulla tendenza delle autorità a seguire piste basate su stereotipi di genere e nazionalità: contro il maschio italiano. E, tutto questo, contro ogni statistica: i pregiudizi servono perché se troviamo un lupo e un agnello davanti ad un cadavere, siamo portati ad incolpare il lupo. Quando però vengono pervertiti dall’ideologia, allora ecco che viene arrestato l’agnello e il lupo gira libero per un mese.
### Il Ruolo del pregiudizio contro il Patriarcato
Il caso di Sharon Verzeni evidenzia come il pregiudizio contro il cosiddetto patriarcato italiano possa influenzare le indagini criminali. La presunzione di colpevolezza nei confronti del fidanzato italiano riflette una mentalità che vede gli uomini italiani come principali sospettati in casi di violenza contro le donne, senza considerare altre possibili piste: anche perché la statistica dice il contrario. Questo approccio non solo ha ritardato la giustizia per Sharon, ma ha anche messo in luce la necessità di un cambiamento sistemico nelle modalità di indagine.
### La Svolta nelle Indagini
Solo dopo un mese di indagini infruttuose, le autorità hanno iniziato a considerare altre possibilità. La svolta è arrivata quando è stato identificato un africano in bicicletta ripreso dalle telecamere di sorveglianza vicino alla scena del delitto. Questo individuo, un africano nato in Italia, è stato successivamente arrestato e ha confessato l’omicidio¹²³.
### Conclusioni
Il caso di Sharon Verzeni non è solo una tragedia personale, ma anche un esempio di come i pregiudizi istituzionali contro il maschio italiano possano influenzare negativamente le indagini criminali. È essenziale che le autorità imparino da questo caso e adottino un approccio più equo e imparziale nelle future indagini, per garantire che la giustizia sia servita senza pregiudizi. L’assassino è quasi sempre l’immigrato, lo dicono le statistiche.
Perspicacissimo il patriota Edoardo Gagliardi:
Reazione o estinzione? L’Italia come un Campo dei santi
://youtu.be/qfBsF25MG3w
Per fortuna, ha cambiato il nome al canale, da ”Metapolitics”, a ”Metapolitics – Edoardo Gagliardi”, all’attuale ”Edoardo Gagliardi”.
”Se conosci il nemico e te stesso, la vittoria sarà indubbia.
Se conosci la terra e il cielo, la vittoria sarà totale.”
Sun Zu
COME REDIMERE L’ITALIA
Serve una legge anti-italicidità e anti-israelicidità, magari intitolata precisamente ”Legge anti-italicidità e anti-israelicidità”, che sia simile all’italofaga leggiaccia mancino (che nonostante una vaghissima contraria apparenza è ebreicida/israelicida), però con queste differenze:
– un vigorosissimo irrobustimento dell’anti-negazionismo della Scioà, quindi la proibizione del negazionismo della causa profonda della Scioà, ossia la proibizione dell’esaltazione dell’apolidia, italofaga e israelofaga, nemica comune del genere umano
– deve difendere solamente, esclusivamente, sacrasantamente, sublimissimamente gl’Italiani, gl’Italkim e gl’Israeliti
Affinché non diventiamo tutti mussulmani!
Affinché l’Italia sia inespugnabile!
Affinché l’Italia si redima!
Affinché l’Italia sia eterna!
Esistono due tipi di negazionismi della Scioà:
1) il negazionismo tradizionale, comunemente noto e universalmente condannato
2) e l’arcanissimo negazionismo, un fantasma infernale, ossia il negazionismo della causa profonda della Scioà, ossia l’idolatrìa dell’abissale apolidìa, nemica comune del genere umano.
La sismica devozione, la tellurica adorazione, la vulcanica glorificazione della tenebrosa catastrofica apolidia, italicida, israelicida, che unquemai nessuno da nessuna parte ostracizza, perpetrata da truculente moltitudini di orride orde d’orchi apolidisti, italofagi e israelofagi.
Affinché in Italia l’odio contro Israele sia profligato, è vitale e urgente che si proflighi anche l’occultissimo negazionismo, italicida e israelicida.
Dr Maurizio Misraì – L’effetto farfalla nell’israelismo (Tisha b’Av)
://youtu.be/_6oUMapNkx8
Dr Maurizio Mizraì – I segreti della sopravvivenza ebraica (Yom HaAtzma’ut)
://youtu.be/UlxYhW3nP0w