Il governo britannico ha annunciato nei giorni scorsi la liberazione anticipata di migliaia di detenuti proprio per fare spazio nelle prigioni e poter incarcerare i manifestanti e chiunque dissenta dalla politica migrazionista del regime di minoranza di Londra.
Le autorità britanniche hanno iniziato ad arrestare i cittadini per aver pubblicato post sui social media "contenenti informazioni imprecise".
Siamo ufficialmente entrati nella distopia raccontata in 1984 da Orwell. pic.twitter.com/aIQumGXSqe
— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 8, 2024
Negli ultimi giorni, il Regno Unito ha vissuto forti tensioni a causa delle numerose manifestazioni organizzate dall’opposizione patriottica contro l’immigrazione. Sono previste oltre 100 proteste in tutto il paese, con le autorità che hanno promesso una linea dura verso i manifestanti. Le condanne per chi protesta contro l’immigrazione possono arrivare fino a 7 anni di reclusione. La polizia ha già arrestato centinaia di dissidenti e ha adottato misure restrittive per prevenire ulteriori manifestazioni.
Il governo britannico ha anche annunciato la liberazione anticipata di migliaia di detenuti per affrontare la sovrappopolazione carceraria, decisione presa per fare spazio nelle prigioni e poter incarcerare i manifestanti. Tra i detenuti liberati, c’è anche l’assassino di un giovane inglese di 14 anni, rilasciato dopo soli sei mesi di detenzione, causando grande dolore alla madre della vittima. Esponenti della società civile in Russia hanno condannato queste decisioni, definendole anti-democratiche.