“Non c’è italiano più vero di Ghali”: l’ultima scemenza dei giornalisti

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Questa solfa di “intreccio di popoli e culture” l’ha probabilmente letta in un pessimo libro di quinta elementare, quello dove passano gli esami i giornalisti di sinistra e che ripetono tutti le stesse amenità. La verità è che gli attuali abitanti dell’Italia sono gli stessi da migliaia di anni. Le differenze regionali che si notano rispetto ad altri paesi europei sono dovute proprio questo pervicace attaccamento all’identità e al fatto che i popoli barbari che hanno ‘germanizzato’ il resto d’Europa hanno solo sfiorato l’Italia. Per quanto riguarda altri popoli, quelli che piacciono alla cucuzza, li ha fermati il Mediterraneo. Che è stata una barrier< genetica decisiva. Fino a che altre cucuzze non hanno iniziato a traghettarli. https://twitter.com/fratotolo2/status/1756393887445254503 E vivono talmente in una bolla, da non rendersi conto che queste espressioni fisiche di sostituzione etnica non fanno bene al loro progetto. Che va avanti perché non compreso dai comuni cittadini. Vedersi un coso gorgheggiare in arabo a Sanremo può far pensare qualcuno che non penserebbe. https://twitter.com/fratotolo2/status/1756416694879207520




5 pensieri su ““Non c’è italiano più vero di Ghali”: l’ultima scemenza dei giornalisti”

  1. le teste di legno fan sempre fracasso…
    non è la miserevole esibizione di un saltimbanco straniero di origini e di chi lo eleva a simbolo di un approssimativo miscuglio culturale di facciata a garantire l’italianità vera.
    Non hanno capito proprio niente.

    1. La penso come te.
      Le cose sembrano destinate a cambiare all’improvviso.
      E non vorrei essere al posto di tali personaggi intenti a reinventarsi o cambiare mestiere.

I commenti sono chiusi.