In pratica, ogni immigrato regolare che entra in Italia costa il doppio di quello che produce. Al che, ci si chiede perché li facciano entrare. Il motivo è semplice: costano alla collettività, ma con loro gli oligarchi che finanziano i partiti guadagnano e si arricchiscono sempre di più, alle spalle della classe media e povera.
La loro presenza di impoverisce e deprime la nostra natalità drenando risorse.
In questi giorni i media hanno diffuso questo dato: i lavoratori immigrati generano il 9% del PIL. Peccato che sono più del 10 per cento della forza lavoro. Quindi la loro presenza è negativa. Ovvero generano meno ricchezza di quanto ne verrebbe generata se al posto loro lavorassero, ad esempio, i disoccupati italiani.
Il motivo è semplice: la loro presenza fa sopravvivere lavori a basso rendimento e impedisce alla nostra economia di evolversi. E’ l’effetto che gli schiavi hanno avuto sull’Impero romano.
Ormai il vecchio ufficio di collocamento ha quasi ceduto il posto ad agenzie interinali che con i loro psicologi del piffero fanno assumere gente con un curriculum “sicuro” (da buoni paraculo)e di peggio sono i loro clienti che se ne fottono altamente di formare il personale.
Bello il nuovo che avanza…