Ci sono ancora centinaia di migliaia di immigrati che incassano il reddito di cittadinanza. Meloni ha anche dimezzato a cinque anni il tempo minimo di residenza.
Se, rimodulato, il reddito di cittadinanza ha un senso per i cittadini, che senso ha che un immigrato venga in Italia a riscuoterlo? Chi non lavora deve essere rimpatriato. L’unica cosa che possiamo regalargli è un biglietto di sola andata.
Invece, il genio biondo continua a pagare loro il reddito e ne vuole importare un altro mezzo milione perché lavori al posto loro. Demenziale:
Anche parlando solo dei regolari, importiamo povertà anche quando importiamo lavoratori a basso costo. Gli stipendi che prendono non bastano a mantenerli. Servono soldi delle vostre tasse per pagare i loro sussidi. E’ folle importare questo tipo di lavoratori: significa che quei lavori non sono produttivi, arricchiscono solo gli ‘imprenditori’ che li assumono al posto di italiani, mentre per la collettività sono un costo.
Si conferma che l’Italia è invasa da un esercito di scrocconi regolari che, anche quando lavorano, accettano stipendi da fame, così espellendo gli italiani da interi settori lavorativi.
Ecco perché l’immigrato in Italia è una presenza negativa, sempre. Non conta quanto produci, ma la differenza tra quanto produci e quanto magni. E loro magnano più di quello che producono.
Immigrati scrocconi: la metà non lavora e prende il reddito di cittadinanza