Dati 2023, Viminale conferma: immigrati hanno ucciso le donne non il patriarcato

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Il report elaborato dal Servizio analisi criminale presentato questa mattina alla Direzione centrale Polizia criminale racconta una realtà che confligge apertamente con la propaganda mediatica.

Anche nei reati contro le donne c’è una sovrarappresentanza degli immigrati.

A commettere questo tipo di reati è stato nel 2023 nel 28 per cento dei casi un immigrato e nel 72% dei casi un italiano. Visto che i migranti rappresentano l’8,5 per cento della popolazione, significa che commettono questo tipo di reati con un tasso di anormalità di 3,3 volte e 4,2 volte più dei maschi italiani (nei quali dati sono compresi anche zingari e immigrati con la cittadinanza italiana).

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La maggior parte dei responsabili ha un’età compresa tra 31 e 44 anni, cui seguono quelli della fascia anagrafica più elevata, tra i 45 e i 54 anni e quelli tra i 18 e 30 anni. Gli autori minorenni dei cosiddetti reati spia sono invece il 2%.