Un concerto abusivo ha scatenato un pomeriggio di violenza afroislamica tra ragazzini.
E’ successo sabato 9 dicembre, allo Shopville Gran Reno, il grande centro commerciale di Casalecchio di Reno alle porte di Bologna.
Immigrati e centri commerciali, tutto il degrado della modernità.
Al centro della vicenda c’è il trapper Medy Cartier, al secolo il solito marocchino El Marbouh Ermedhi, che ha all’attivo anche una condanna a tre anni e mezzo per una rapina in spiaggia a Riccione.
L’africano nel tardo pomeriggio di sabato ha annunciato con una storia su Instagram la sua presenza al centro commerciale, per un’esibizione improvvisata priva di qualsiasi autorizzazione che ha richiamato in pochi minuti centinaia di suoi simili, che hanno colto l’occasione anche per compiere saccheggi e violenze.
Alcuni giovani spettatori si sono resi protagonisti di diverse risse con tanto di uso di spray al peperoncino, lancio di bottiglie di vetro e qualcuno in mezzo alla folla ha pure messo mano al coltello. Un sabato di follia che ha portato almeno a due feriti e uno svenimento oltre ad alcuni furti.
Si è scatenata una fuga dei presenti soprattutto in direzione della vicina stazione dei treni. Ora si sta lavorando per ricostruire gli eventi e identificare tutti gli autori degli atti di violenza e vandalismo e pure per accertare le responsabilità del trapper africano, pronto a ripetere altri concerti improvvisati nei prossimi giorni in occasione dell’uscita del suo nuovo album.
«Grazie a tutti per oggi – ha scritto nelle scorse ore sui social network – ho sentito il supporto della mia città. Negli occhi di ognuno di voi c’era passione, per me è stata una grande conferma. Ora ci siamo, ci vediamo il 15 dicembre».
La ‘sua’ città. Questi sono gli effetti dei ricongiungimenti familiari. Siete passati da Lucio Dalla e Luca Carboni a El Marbouh Ermedhi.