I clandestini africani inventano storie improbabili per rimanere in Italia, imboccati, prima dalle ong già sulle navi negriere, e poi, una volta sbarcati, dalle solite associazioni e da avvocati corrotti.
A coordinarli c’è il prete, ex trafficante di droga riparato in Vaticano, poi fondatore del noto centralino degli scafisti.
Fino a quando i cittadini guarderanno la televisione si faranno infinoccchiare sempre.