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Prof picchiato da 10 immigrati: “Ho rischiato di perdere un occhio”
“Nella mia vita non ho mai visto una persona picchiata da trenta persone. In generale non ho mai visto una persona picchiata davanti ai miei occhi. È stato veramente scioccante”.
“Avevano passamontagna e si erano intrusi all’interno del nostro plesso scolastico, hanno preso di mira un alunno che era fondamentalmente inerme di fronte a tanta violenza da un numero cospicuo di ragazzi”.
“Avevano braccialetti o moltitudine di anelli sulle nocche, a mo di tirapugno -prosegue-. Penso che alcuni degli oggetti che usavano in maniera ornamentale fossero anche affilati”.
“Non ho pensato alle conseguenze, ma dovevo fare qualcosa in quel momento. Sono riuscito ad aprirmi un varco in questa cerchia e in un primo momento sono riuscito a levare un ragazzo che ormai era sotto i colpi degli altri. Erano in cerchio e lui accovacciato -ricorda -. Sono riuscito a prenderlo e a spingerlo letteralmente via, dicendogli di andarsene. A un certo punto, alle mie spalle, noto un altro attacco, diretto verso un mio alunno”.
Tanta era la foga della massa, spiega, che il giovanissimo finisce in una siepe. E mentre il docente cerca di aiutarlo “è arrivato un braccio, un giubbetto violaceo o blu, ricordo solo questo, che mi ha colpito in faccia. È stato un momento quasi di semi-coscienza, dico la verità. Non sono caduto totalmente, ma in ginocchio mi hanno visto”. Inevitabile a quel punto il rapido intervento degli studenti del suo istituto, oltre ad altri colleghi nel frattempo sopraggiunti in quegli attimi concitati. “Grazie anche a loro le indagini stanno andando, non mi hanno solo aiutato subito in quei momenti”.