Le immigrate incinte dovrebbero pagare due biglietti, visto il danno che fanno al futuro dell’Italia.
«Biglietti prego…». Lei non lo aveva e per questo sarebbe andata su tutte le furie quando il controllore glielo ha chiesto. Nonostante fosse incinta la passeggera, 40 anni, nigeriana, ha prima insultato l’uomo in divisa poi lo ha preso per il collo della camicia e tirato fino ad una delle porte per impedire la partenza del mezzo pubblico. Uno show andato in scena davanti a diversi passeggeri attoniti tra i quali anche il compagno della donna. Il controllore è stato preso perfino a schiaffi. Con l’accusa di interruzione di pubblico servizio, oltraggio e violenza a pubblico ufficiale la passeggera manesca è finita a processo. I fatti risalgono al 9 aprile del 2018, a bordo di una linea extraurbana della Contram di Camerino. La 40enne era salita a bordo dell’autobus dove ha visto il controllore andarle incontro e chiederle il titolo di viaggio.
Lei non lo aveva e, stando alle accuse, invece di scendere avrebbe mandato a quel paese il pubblico ufficiale per poi urlargli: «Fatti i c. tuoi». Avrebbe tentato di costringere il controllore a non essere così rigido nei suoi confronti, visto anche il pancione, e in preda ad uno stato di ira lo avrebbe afferrato per il collo della camicia, graffiandolo tutto, poi lo avrebbe tirato verso il basso, in direzione della porta posteriore del mezzo che doveva ripartire con i passeggeri a bordo. Lei si è messa su un gradino basso e le porte così non potevano chiudersi. Solo dopo una mezz’ora l’autobus è potuto ripartire perché nel frattempo erano arrivati i carabinieri. Prossima udienza il 10 luglio, davanti alla giudice Alessandra Alessandroni, per sentire i testi.
Come al solito tutta scena accompagnata da fuffa ben condita di merda.Alias non le faranno un cazzo.E ce la troveremo tra i coglioni un’altra volta.