Dal primo gennaio al primo novembre 2023, ci sono stati in Italia 87 cosiddetti femminicidi. Un numero statisticamente irrilevante se pensiamo che in Italia risiedono circa 60 milioni di persone.
Nello stesso periodo, tra l’altro, sono stati uccisi 165 uomini. Il doppio. Ma non leggiamo di emergenza ‘maschicidio’. Diversi sono vittime di madri e mogli, ma, ovviamente, non è una questione sociale, come non lo è il femminicidio, è una questione individuale e psichiatrica.
Inoltre, di questi 87 ‘femminicidi’, 22 sono stati commessi da stranieri, ben il 25% considerando che gli stranieri sono l’8,5% della popolazione residente in Italia. E alcuni dei crimini ‘italiani’ sono commessi da rom o nuovi italiani. Quindi la statistica è anche peggiore.
Ci rendiamo conto che si assurge ad emergenza nazionale un numero di omicidi che è statisticamente irrilevante? Ogni morte è una tragedia e un mondo che scompare, ma è una tragedia personale, non sociale.
Il paragone più calzante sui cosiddetti femminicidi è con gli infanticidi. Nessuno si sognerebbe di colpevolizzare tutte le mamme perché alcune di queste ammazzano i figli, sarebbe una follia. E non sono questioni sociali, sono questioni psichiatriche. L’immigrato che uccide è una questione sociale, perché non doveva essere qui.
Come al solito fanno le scoperte dell’acqua calda.
E’ da una vita che sto dicendo che i maschicidi, sono piu dei femminicidi
Non serve uno scienziato per capire che una donna per sua natura
e’ piu attaccata al partner, rispetto all’uomo
pertanto e’ piu gelosa e non accetta l’abbandono o il tradimento.
Questo e’ il motivo per cui i maschicidi statisticamente devono essere necessariamente maggiori, rispetto ad i femminicidi.