A proposito di Meloni e porti aperti e dei migranti nati in Italia che ci ‘amano’, di ricongiungimenti familiari e ius soli.
“Se dovessi uccidere qualcuno, sarebbe Salvini o qualcuno con responsabilità per i migranti…”. L’agghiacciante dichiarazione a telecamere nascoste, di un africano, ad una giornalista in una delle zone a più alta densità di africani in Italia.
E poi la minaccia di un altro: “Gli africani soprattuto quelli che vengono dal mare vogliono vendicarsi“.
Tra i giovani immigrati ai quali è stata regalata la cittadinanza nel nostro Paese come a molti di quelli che anche quest’anno volevano violentare ragazzine italiane sul Garda, solo il 38% si considera italiano. A parole. Sono i dati più recenti, riportati lo scorso anno dal presidente dell’Istat in Parlamento.
Sono sempre più gli stranieri nati direttamente in Italia da genitori entrambi stranieri, le cosiddette e famigerate seconde generazioni che stanno seminando morte e terrore in Francia e Belgio. E che lo scorso anno hanno terrorizzato Pechiera.
Dal 2008 le nascite da coppie non italiane sono più di 70 mila all’anno, ma si nota una benvenuta diminuzione negli ultimi anni.
Negli ultimi anni è poi rapidamente cresciuto il numero di cittadini stranieri che ogni anno diventano italiani di carta:
Istat certifica la sostituzione etnica: 1.470.640 ‘nuovi italiani’
Stiamo allevando serpi in seno. I fatali errori commessi da Francia, Belgio e Regno Unito non hanno insegnato nulla a chi propaganda lo ius soli.
E’ urgente tornare allo ius sanguinis e alla legge precedente a quella votata da un parlamento di corrotti nel ’91.
Sembrano come noi ma non sono come noi – Anche quando appaiono integrati come dice Zaia. Covano dentro di sé un sentimento di rivalsa contro il Paese che li ospita.
La vera emergenza è il patriarcato ed il vero pericolo è il maschio bianco, non ste cazzate.
Il maschio italico va rieducato.
Il maschio francese anche(Perché si tromba le vecchie. )