Giulia Cecchettin, consigliere attacca la sorella: “Felpa satanica”

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“Quella felpa con certi simboli satanici (della sorella di Giulia Cecchettin, ndr.) aiuta a capire molto…spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro”. E’ il commento choc che il consigliere veneto Stefano Valdegamberi ha postato su Facebook a proposito della trasmissione di ieri ‘Dritto e Rovescio’ sull’assassinio di Giulia Cecchettin. “Ho ascoltato le sue dichiarazioni. Posso dire che non solo non mi hanno convinto per la freddezza e apaticità di fronte a una tragedia così grande ma mi hanno sollevato dubbi e sospetti che spero i magistrati valutino attentamente. Non condivido affatto la dichiarazione che ha fatto. Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. Fossi un magistrato partirei da questa intervista la quale dice molto….e non aggiungo altro”.

“Basta andare a vedere – prosegue Valdegamberi – i suoi social e i dubbi diventano certezze. Il tentativo di quasi giustificare l’omicida dando la responsabilità alla ‘società patriarcale’. Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Fa parte del copione? Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito. Forme mi sbaglio ed è solo la mia suggestione. (le foto che pubblico sono tratte dal profilo Facebook della sorella e sono molto significative)”.

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In realtà, anche se il simbolo è un capro ‘satanico’, la maglietta è del marchio Trasher:

La ragazza è solo impregnata di propaganda da centro sociale e molto confusa.




Un pensiero su “Giulia Cecchettin, consigliere attacca la sorella: “Felpa satanica””

  1. È satanista
    ://www.instagram.com/p/Cz6Iyxro1cN/

    ”[…] Tutti gli uomini e le donne che non sono ancora cascati con le mani e con i piedi nella trappola del vortice di questa preoccupante generalizzazione e retorica, dovrebbero ribadire che queste parole di Elena Cecchettin sono inaccettabili e che si tratta di pura propaganda funzionale alla diffusione di un determinato pensiero che impone di credere che sia una colpa il solo fatto di essere uomini e che quindi ci sia la necessità di una rieducazione di Stato. Si tratta di ideologia woke all’ennesima potenza che predica una incessante divisione tra uomo e donna da respingere con fermezza. Invece, credo sia utile andare a fondo per capire che non è l’ormai inesistente patriarcato a produrre queste violenze, ma la perdita di valori e la diffusione di una pericolosa cultura narcisistica che vede l’altro non più come una Persona. Un “rapporto in cui manca l’alterità, in cui l’altro non è “un altro”, ma ha solo una funzione in relazione a me stesso” come dice molto bene Vittoria Maioli Sanese su Tempi.

    Piuttosto qualcuno dovrebbe spiegare perché Elena, per proferire il suo discorso impregnato di ideologia, si è presentata in mondovisione con una felpa della Thrasher che richiama il mondo dell’occulto e del satanismo (simbolo del pentacolo) e soprattutto (lo chiedo ai giornalisti che negano e si prendono beffe di chi lo ha fatto notare) per quale motivo sul suo profilo Instagram che è pubblico e che chiunque potrebbe vedere in pochi secondi, sono presenti sue foto con croci rovesciate sul volto, collane sataniche, statue di Lucifero e quant’altro. In sostanza, simboli che sono la rappresentazione del male, quello vero.”

    di Matteo Montevecchi

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