The Guardian rimuove dal proprio sito web ‘Lettera all’America’, il documento che era stato indirizzato agli americani nel 2002, da Osama bin Laden, in cui il terrorista islamico, ex alleato degli Usa, giustificava gli attentati dell’11 settembre 2001.
La lettera, nel contesto del conflitto in Medio Oriente a seguito dell’attacco di Hamas a Israele lo scorso 7 ottobre, era diventata virale suoi social, soprattutto per alcuni video diffusi su TikTok che sono stati condivisi milioni di volte.
Gli utenti hanno utilizzato le parole del fondatore di Al Qaeda per lanciare un dibattito sulla politica estera americana in Medio Oriente. Molti utenti hanno sostenuto che la lettera li aveva portati a rivalutare le loro convinzioni sulle guerre degli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan. “Coloro che sulla piattaforma, citano la lettera – rileva ‘Nbc’ -, hanno incoraggiato le persone a leggerla spiegando che in questo modo avrebbero capito meglio gli interventi degli Stati Uniti in Medio Oriente e la guerra tra Israele e Hamas. I video sono diventati virali anche su X, e sono state rinnovate le richieste di vietare TikTok”.
Volevano esportare la democrazia, ora vogliono censurare i social.
Alla fine ‘TikTok’ è intervenuto rimuovendo l’hashtag ‘lettertoamerica’ dalla sua funzione di ricerca perché i video con la lettera “violavano le linee guida della piattaforma”.
Nella lettera, bin Laden in particolare condannava il sostegno degli Stati Uniti a Israele e accusava gli americani di aiutare l’oppressione del popolo palestinese.
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