Sopravvissuta Auschwitz all’Italia: “Basta accogliere il nemico in casa o farete la fine della Francia”

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Edith Bruck, scrittrice, regista, ebrea, 92 anni, sopravvissuta ad Auschwitz, dice di aver “cambiato idea” dopo il massacro dei bambini a Kfar Aza. “Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli. Ma adesso è molto diverso. Perché l’antisemitismo sta attraversando la Palestina e l’intero mondo arabo. Sono totalmente avvelenati non solo contro Israele ma contro tutti gli ebrei. Hanno imparato e copiato dal nazismo le espressioni più atroci. Dicono: stermineremo tutti gli ebrei, li annienteremo fino all’ultimo. Sono le stesse frasi, esprimono la stessa volontà. Quindi stiamo accogliendo i nostri stessi nemici in casa. Ma vediamo cosa è accaduto in Francia? Quasi otto milioni di immigrati e sono loro i più antisemiti di tutti”.

Ieri l’ultima storia di violenza e intolleranza, con una donna ebrea accoltellata a Lione e la svastica disegnata sulla porta della sua casa. Ma nelle ultime settimane sono moltissimi gli episodi di antisemitismo che vedono in prima fila la Francia, ma anche diversi altri paesi in Europa e nel mondo.

Due coltellate e una svastica sulla porta. Pugnalata una donna ebrea a Lione
“Io non avevo alcun pregiudizio, ho sempre difeso i più deboli, chi fuggiva dalla fame e dalla guerra. Mi sono sempre schierata dalla loro parte. Però ora tutto è cambiato” afferma Edith Bruck a Paolo Conti che la intervista sul Corriere della Sera. “Io stessa sono cambiata. Sì, sono cambiata. Quelle atroci immagini delle teste di bambini decapitati usate per giocare a calcio sono le stesse di Auschwitz. E ora, in mezzo a chi arriva, è facile immaginare che ci siano terroristi, militanti antisemiti. Davvero non so come si possa fare, difficile selezionare chi arriva. Ma far entrare tutti, ora, è assurdo”.

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Edith Bruck, sopravvissuta ad Auschwitz: «Mi ricredo sui migranti»

C’è anche un cambiamento politico, nelle parole di Bruck. “Non avrei mai voluto dovermi augurare che Salvini sostenesse così le posizioni di Israele, parlando di modello di democrazia, l’unico in quell’area. E così fa Meloni. Dobbiamo ringraziarli per come difendono Israele: il mondo si è capovolto. Noi prima ce l’avevamo con loro due per come la pensavano sull’immigrazione. Oggi per me non è più così. Una certa sinistra per troppi anni è stata cieca, ha difeso le posizioni palestinesi come se fossero tutti santi. E quale è il risultato? Ci ritroviamo in casa veri e propri fascisti, neonazisti. Ma lo vedono cosa è accaduto ad Azzate, vicino Varese? Nel nome di Hamas c’è chi parla di svastica, di fascio littorio, di odio per gli ebrei e per Israele. L’ondata di antisemitismo sta attraversando l’Italia, anche l’Europa, si registra in tante parti del mondo. E poi la disumanità di Hamas mi ha riportato alla mente un’altra cosa… Dopo la Shoah si disse che occorreva cambiare il vocabolario per descrivere l’orrore. Oggi penso ci sia la stesso problema, dopo la strage dei bambini massacrati nel kibbutz. Nemmeno i barbari furono capaci di questo. Quali parole si possono usare?”.




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