La corte d’Appello di Bologna, dopo aver portato avanti l’operazione di revisione sulla documentazione di ogni candidato nelle circoscrizioni regionali, avrebbe riscontrato irregolarità su ben 12mila euro di contributi ricevuti in campagna elettorale da Soumahoro.
Su indicazione dell’ufficio di presidenza di Montecitorio la commissione elettorale della Camera avrebbe avviato l’iter che alla fine potrebbe far decadere Soumahoro il quale, dopo l’esperienza con la galassia Verdi-Sinistra italiana, dal 9 gennaio 2023 fa parte del Gruppo Misto.
Del resto non è stato votato dagli italiani. Ha perso in un collegio sicuro ed è poi stato ripescato. Bizzarro.
Soumahoro ha precisato che le contestazioni di irregolarità che gli vengono mosse “riguardano aspetti meramente formali”. “I fondi – come previsto dalla legge – sono stati tutti utilizzati per la campagna elettorale. I miei avvocati stanno predisponendo il ricorso contro il provvedimento della Corte d’appello di Bologna, per confutare con precisione gli addebiti che sono stati sollevati nei miei confronti. La Giunta delle Elezioni che è l’organo parlamentare competente, riceverà quanto prima la mia documentazione per fare piena luce su ogni aspetto. Sono sereno, dimostrerò la mia assoluta trasparenza nelle sedi opportune”, ha aggiunto.
Dopo la richiesta della Corte d’Appella di Bologna in merito all’espulsione dalla Camera per irregolarità nei fondi elettorali, #Soumahoro… pic.twitter.com/0aIZsDLsgq
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 4, 2023
I fondi sono onesti glieli ha dati la moglie quando sbarcava il lunario passeggiando sulla salaria, ha pure fatto le foto propagandistiche mettendosi a pecora…
A Rega’ ve lo giuro, anzi no!, ve lo prometto