“Non siamo in Italia per lavorare, siamo migranti per sempre”

Vox
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Tra una gara e l’altra a chi ha lo smartphone più nuovo, spicca la disarmante dichiarazione di uno di loro.

“Io non voglio lavorare, sono un viaggiatore per sempre”:

Anche parlando solo dei regolari, importiamo povertà anche quando importiamo lavoratori a basso costo. Gli stipendi che prendono non bastano a mantenerli. Servono soldi delle vostre tasse per pagare i loro sussidi. E’ folle importare questo tipo di lavoratori: significa che quei lavori non sono produttivi, arricchiscono solo gli ‘imprenditori’ che li assumono al posto di italiani, mentre per la collettività sono un costo.

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Si conferma che l’Italia è invasa da un esercito di scrocconi regolari che, anche quando lavorano, accettano stipendi da fame, così espellendo gli italiani da interi settori lavorativi.

Ecco perché l’immigrato in Italia è una presenza negativa, sempre. Non conta quanto produci, ma la differenza tra quanto produci e quanto magni. E loro magnano più di quello che producono.

Immigrati scrocconi: la metà non lavora e prende il reddito di cittadinanza




2 pensieri su ““Non siamo in Italia per lavorare, siamo migranti per sempre””

  1. ://www.youtube.com/@chiaranzuino/videos

    Questa sedicenne è apolide, errante, gaudente, turista per sempre.

I commenti sono chiusi.