Da settimane i presunti minori inviati a Bologna da Lampedusa escono dalla villa di lusso che li ospita per andare a caccia di donne da stuprare. Per ora sono confermati almeno due violenze sessuali.
Senza freni inibitori, senza vergogna. A quindici anni. Sono due fottuti clandestini del 2008, incensurati solo perché appena sbarcati in Italia, i due stupratori fermati per il tentativo di violenza sessuale ai danni di una trentenne italiana consumatosi nella notte tra giovedì e venerdì in via delle Belle Arti, a Bologna. Quando solo il provvidenziale intervento di alcuni passanti ha impedito che la ragazza subisse una violenza atroce:
Minori trasferiti da Lampedusa a Bologna violentano italiana
Solo uno dei tre stupri che negli ultimi giorni ha visto come violentatori i soliti immigrati:
Ballavano a Lampedusa, ora stuprano a Bologna: terza violenza in tre giorni
Ed è stato confermato il fermo eseguito dai carabinieri per entrambi i quindicenni (presi anche grazie alla descrizione che di loro ha fornito la vittima). Per i due minorenni, residenti finora nella comunità per minori stranieri non accompagnati a Villa Aldini, è stata disposta la custodia cautelare in un istituto penitenziario minorile. Già da ieri si trovavano nel centro di prima accoglienza del carcere minorile del Pratello.
Che arrivino coi barconi o coi ricongiungimenti familiari, stiamo facendo una imbarcata di piccoli delinquenti che stuprano ora le donne ma che stupreranno il nostro futuro domani.
Ancora loro. Due weekend fa, in via D’Azeglio, all’altezza della Porta, è accaduto qualcosa di tremendamente simile. Protagonisti, ancora, due degli ormai ’soliti noti’ ragazzini della baby gang di Villa Aldini, centro accoglienza che ospita questi minori non accompagnati arrivati da Lampedusa invece di essere risbattuti in Africa. Non si esclude che si possa trattare degli stessi di via delle Belle Arti. Il gruppo è comunque quello.
Erano quasi le cinque del mattino di domenica 17. Un commerciante stava aprendo la propria attività quando ha visto una ragazza, sulla ventina, correre verso di lui in lacrime. “Aiuto, aiuto, mi faccia entrare”. A inseguirla, due ragazzini, due minorenni membri della baby gang di richiedenti asilo di Villa Aldini noti all’esercente perché più volte protagonisti di vandalismi e reati più o meno gravi nella zona.
Il negoziante, che preferisce rimanere anonimo perché “non voglio sembrare un eroe, ho solo fatto quello che vorrei che qualcun altro facesse se si trattasse di mia figlia”, come spiega lui stesso, ha aperto subito la porta alla ragazza sconvolta. E mentre lei si riprendeva dallo choc, lui ha affrontato i giovanissimi. “Ho intimato loro di andarsene e lasciarla in pace – ricorda –. Hanno provato a rispondermi, ma hanno capito che non mi sarei lasciato intimidire. Così se ne sono andati”.
La ragazza ha poi riferito di non averli mai visti prima e che mentre camminava i due avevano cominciato a importunarla e a inseguirla con fare insistente. Sul fatto non è stata sporta denuncia, ma i carabinieri sono stati informati dell’accaduto.
Un episodio simile sarebbe avvenuto anche a inizio settimana, lunedì scorso, quando un più nutrito gruppo di ragazzini stando al racconto avrebbe accerchiato una donna a Villa Ghigi, intimandole con fare minaccioso di dare loro delle sigarette. Lei però approfittando dell’arrivo di altre persone è riuscita ad allontanarsi. Quest’ultimo fatto è stato invece riportato alla polizia. La stessa mattina i ragazzini avevano cercato di introdursi in una villa poco distante, per raggiungere la piscina che stava nel suo giardino, ma erano stati messi in fuga da una vicina di casa che aveva assistito alla scena.