Ovviamente i media prostitute hanno accuratamente tagliato le parti scomode. E poi, diciamolo chiaramente: ci sono sfruttatori perché masse di immigrati sono sul mercato a basso costo disponibili a tutto. Non ci fossero loro, non esisterebbe sfruttamento perché questo è dato dalla disponibilità di un esercito di riserva.
Questo video dice quindi due cose: non abbiamo bisogno reale di immigrati e gli immigrati ci odiano e invidiano dal punto di vista sociale. Sono una minaccia al nostro futuro.
E dice anche un’altra cosa: molti giornalisti sono puttane.
La verità è che se non ci fossero loro, disposti a tutto. non esisterebbero gli sfruttatori perché non esistono lavori che gli italiani non vogliono fare, ma che non possono fare per quattro soldi.
Italiani insultati usando un principio in teoria giusto: molti stanno commentando in questi giorni il video su tik tok di @chinwii.730, un ragazzo extracomunitario di Bologna che a Modena ha ripreso la scena in cui, dopo sei ore di lavoro in un ristorante, litigava con il proprietario in seguito alla sua offerta di pagarlo 20 euro in nero.
Il senso del video doveva essere quello di far vedere all’universo mondo, da qui anche la richiesta di taggare Matteo Salvini, il tentativo di sfruttamento da parte del ristoratore che, a fronte di un duro lavoro, ha offerto una somma misera al povero ragazzo sfruttato. E fino a qui uno potrebbe anche dire : il lavoro nero è una piaga ed ha fatto bene il ragazzo a fare un video di denuncia.
Ma, come sempre, esiste un rovescio della medaglia che sta passando un pò troppo sotto traccia e merita una riflessione. Durante il video di oltre quattro minuti, dopo aver ottenuto i 50 euro promessi ed essere uscito dal locale, il ragazzo inizia ad assumere un atteggiamento poco costruttivo lasciandosi andare a frasi come “italiani di merda” “fate schifo, imprenditori, italiani e quelli che hanno le aziende” con un sputo mimato con tanto di “phu” sonoro. Ora, premesso che, ripeto, il lavoro nero è un reato e si deve sempre denunciare, oltre che evitare di accettarlo, lascia perplessi questa invettiva generica contro gli imprenditori e gli italiani tutti. Se facciamo così schifo perché questo giovane non se ne va da un’altra parte? Il mondo è sufficientemente grande e nessuno lo costringe a stare in un paese dove la gente fa schifo. Ancora più grave risulta la frase minacciosa “fate qualcosa altrimenti cambia tutto qui…” quasi a dire : se non ci date lavoro e ci pagate adeguatamente finisce male. Anche il fatto di dire che poi ci si lamenta perché uno va a spacciare e delinquere non è una cosa molto edificante da sentire nonostante il tentativo di rimediare con un goffo “non giustifico nessuno a spacciare e fare quella roba”.
Decreti flussi e ricongiungimenti familiari importano soltanto carne fresca per il Vaticano e lavoro low cost per sfruttatori. E un esercito di invidiosi senza identità che ci odia perché credeva di venire in Italia ad arricchirsi e, invece, finisce per aumentare il numero del sottoproletariato urbano straniero delle periferie (banlieus) che un giorno ci farà la guerra.
Per questo l’immigrazione regolare di massa è una minaccia al nostro futuro.
Ci sono tanti ragazzi italiani che vengono sfruttati così… e si ribella solo l’africano?
Ha ragione: troppi italiani di merda sono quelli che li fanno arrivare.
E altri italiani di merda ne desiderano ancora mezzo milione.