Chissà se la tastata di sedere è compresa. Comunque, se Meloni non li facesse sbarcare, il Pd non potrebbe organizzare gite delle studentesse dagli africani di Lampedusa.

Lampedusa continua ad essere al centro del dibattito politico: gli arrivi non si fermano, l’isola è al collasso e il botta-risposta nei palazzi sempre più fitto. In prima linea i dem, con la paladina Schlein che dedica addirittura al Presidente Meloni una lettera su Repubblica imputando il fallimento delle politiche migratorie. Ed è così che il Pd rispolvera il vecchio cavallo di battaglia, impartendo lezioni dopo decenni di fallimenti sul tema. Tanta la fretta che la Segretaria ha chiamato il partito a rapporto. Elly Schlein ha infatti convocato lo stato maggiore dem d’urgenza con ordine del giorno la situazione a Lampedusa. Tanta la fretta ma poco l’interesse, sembrerebbe, visto che proprio la Schlein non ha nemmeno partecipato in presenza all’assemblea che contava non più di 3 esponenti. In ogni caso sono stati stilati i 7 punti cardini «per un mondo migliore» in nome dell’accoglienza. A mettersi subito in moto è stato il sindaco dem della Capitale, Roberto Gualtieri, che – sembra uno scherzo, ma non lo è – ha organizzato la gita a Lampedusa per gli studenti romani. Solo qualche giorno fa, infatti, l’amministrazione capitolina ha chiuso un bando, anzi un affidamento diretto, dal valore di ben 70mila euro, per l’organizzazione di una gita a Lampedusa per i ragazzini di medie e superiori della città. «Organizzazione di un viaggio didattico di arricchimento formativo a Lampedusa»: così si legge nel capitolato. Il viaggio, come scritto nei documenti in possesso de Il Giornale, è destinato a 59 partecipanti «di cui un massimo di 41 studenti e studentesse, e il numero restante composto da docenti, operatori scolastici e delegazione di esperti, testimoni e rappresentanti delle Istituzioni» e si svolgerà dal 29 settembre al 3/4 ottobre 2023. Insomma, quasi 100mila euro per 5 giorni. Un viaggetto a Lampedusa per i giovanissimi studenti che, facendo una media, costa al comune di Roma – già in rosso ormai da tempo indefinito – poco meno di 1.200 euro a persona. Il tutto «finalizzato alla sensibilizzazione di studentesse e studenti del territorio di Roma Capitale sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione». L’operatore economico che si è aggiudicato l’appalto è una vero e proprio tour operator ed è la «Chris Tour operator» con sede a Caserta.
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