
Un fenomeno, quello delle gang di giovani immigrati che riguarda tutto il nord Italia e sempre più spesso anche il centro. Risse, percosse, lesioni, atti di razzismo contro i coetanei italiani, disturbo della quiete pubblica e atti vandalici fino ad arrivare allo spaccio di stupefacenti e a furti e rapine. E omicidi:
Cristian Martinelli, ucciso perché italiano: gang immigrati lo perseguitava
Le cosiddette ‘teen gang’ sono presenti nella maggior parte delle regioni del centronord.
A disegnarne la mappa è stato il primo report sul fenomeno, realizzato dal centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica, dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.
In diverse città del Veneto si sono verificati episodi di gruppi di giovani immigrati coinvolti in risse, lesioni gravi e rapine. Spesso questi gruppi riprendono e postano le proprie azioni sui social network prendendo di mira giovani italiani.
Caso particolare fra le gang di questo tipo è la cosiddetta Banda di Casanova. Questo gruppo di giovanissimi, composto da membri con un’età inferiore ai 14 anni, si è resa responsabile nell’omonimo quartiere di Bolzano di molteplici piccoli furti nei confronti di coetanei, furti di cani e maltrattamento degli animali. I membri di questo gruppo sono stati segnalati anche per atti vandalici e disturbo della quiete pubblica.
Baby gang di immigrati ai militari: “ANDATE VIA DAI NOSTRI QUARTIERI”
LA MS12 A MILANO E GENOVA
Questa gang, prevalentemente composta da salvadoregni, è ad oggi presente in Italia prevalentemente nelle città di Milano e Genova. Parte di un più ampio sistema di gang presenti in diversi continenti, la MS13 è descritta dagli esiti dei questionari come una gang formata da più di quaranta componenti, prevalentemente minorenni con una età compresa fra i 15 e i 17 anni, sia maschi che femmine. Sono i figli delle badanti arrivati coi famigerati ricongiungimenti familiari. Che Meloni non abolisce. Sebbene attiva prevalentemente nella città di Milano, in particolare a Lambrate, l’area di azione della MS13 si estende anche all’hinterland della città metropolitana. Non trova riscontro invece, nei dati forniti dagli Ussm, l’attività di spaccio di stupefacenti più volte rimarcata come nodale dai media o in letteratura.
Esempio ulteriore di gang giovanile che si ispira a organizzazioni criminali straniere è la Barrio Banlieue a Milano. Questa gang formata prevalentemente da ragazzi africani di prima o seconda generazione riprende le tipiche modalità di azione delle gang francesi delle banlieue. Reati spesso associati a questo gruppo sono spaccio di stupefacenti, aggressioni e risse. Le loro azioni vengono spesso riprese e comunicate con messaggi sui social network. La comunicazione è fatta in lingua francese e richiama le modalità caratteristiche delle gang parigine. Rilevante è anche l’effettiva presenza di comunicazioni con altri gruppi giovanili ‘francesi’.
Sono eserciti nemici nel cuore dell’Italia. Questo è il vero pericolo. Questa è la vera eversione. Quella dei figli degli immigrati. Quelli che piacciono tanto alla mummia.
Lo ‘ius carceris’.
Emergenza figli di immigrati: stuprano ma non possono essere espulsi, boom
L’emergenza criminalità giovanile degli stranieri è ancora più allarmante se i precedenti dati vengono rapportati al numero dei minori stranieri residenti in Italia.
I minori stranieri sono stati condannati 6,7 volte in più dei minori italiani per i reati che riguardano i delitti contro la persona, addirittura 16 volte in più per violenza sessuale e 12,5 volte in più per violenza privata. I tribunali hanno emesso 12,1 volte più condanne nei confronti dei minori stranieri per il reato di furto semplice e aggravato tentato e 21,5 volte più condanne per il reato di falsità personale.
Come abbiamo detto più volte, non possono essere espulsi ‘grazie’ alla legge Zampa del Pd che impone il loro mantenimento fino alla maggiore età.
⚠️ Allarme criminalità minorile straniera: il 44 per cento dei detenuti minorenni è straniero.
Nel 2017, le condanne con sentenza irrevocabile nei confronti dei minori stranieri sono state 7,7 volte superiori rispetto a quelle dei coetanei italiani.https://t.co/lxj0R62bX6
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 23, 2021
Sono questi figli di immigrati nati o cresciuti in Italia che Letta vuole rendere ‘italiani’. Le seconde generazioni sono la vera minaccia al futuro.
Per quanto ancora i partiti cosiddetti ‘sovranisti’ non si renderanno conto che la madre di tutte le battaglie è l’abrogazione dei famigerati ‘ricongiungimenti familiari’? Ci stanno riempiendo di criminali e scrocconi che poi, tra qualche anno, diventeranno ‘italiani’.
Non sono tuoi ‘fratelli’, Salvini, sono i futuri persecutori dei tuoi figli.
Figli immigrati padroni di Milano: assalti criminali contro i compagni di classe italiani
C’è una vera e propria emergenza immigrati di seconda generazione in Italia. Sono tra noi e vogliono ucciderci. L’odio, quello che secondo i media di distrazione di massa gli italiani riversano contro di loro sui social, è invece per loro una cosa reale da riversare contro di noi a coltellate. Alla schiena.
Il caso di Marta è solo l’ultimo:
Ragazza accoltellata 20 volte da nigeriano, la madre dell’aggressore: “Tutta colpa della DAD”
Sempre nelle stesse ultime quarantotto ore, sgominate due baby gang di figli di immigrati che andavano a caccia di italiani:
IUS SOLI, BABY GANG DI IMMIGRATI A CACCIA DI RAGAZZI ITALIANI – VIDEO
Torino e Milano, lo scorso ottobre, le hanno devastate loro:
IMMIGRATI GUIDATI DALL’ESTREMA SINISTRA HANNO DEVASTATO TORINO – VIDEO
E prima di Malik era stata la volta di Said:
Che aveva sgozzato il ragazzo italiano perché era felice e sorrideva. Quella felicità che lui, figlio di una coppia mista come Malik, non poteva ‘sentire’ perché uomo senza identità. Per questo odiava il ragazzo che rideva. Per questo, molti tra loro, nella loro incerta identità, ci odiano.
Gli 007 ci avevano avvisato:
Il più grande intellettuale italiano ci aveva avvisato. Parliamo di Meluzzi. L’unico uomo di cultura italiano a non avere il timore di dire che cosa sta accadendo.
“La vicenda di Said Mechaouat, apparentemente acclimatato in Italia, che ha tagliato la gola a Stefano Leo in quanto bianco e felice, ci rivela un aspetto di ritualità ai confini con il satanismo e il pensiero magico che sono tipici di alcuni segmenti del mondo islamico. È un sistema di pensiero che da’ sfogo non solo all’aggressività derivante dalla apparente frustrazione sociale presente in questi soggetti ma crea una vera e propria strutturazione psicopatologica di tipo paranoide che, per esempio, abbiamo visto funzionare bene nell’Isis, ancorché pilotato da centrali spionistiche occidentali che hanno utilizzato attraverso i fanatici come i foreign fighters provenienti dalla Cecenia, dalla Bosnia e dal Kosovo, frustrazioni secolari.
In definitiva, anche tutto ciò che una ritualità aggressiva di origine satanica può arrecare con sé.
“Trattasi di un pericolo imminente che alle nostre latitudini vedremo a breve, appena tutti coloro, anche delle seconde e delle terze generazioni, esprimeranno tutto l’odio che nutrono per la nostra civiltà, cultura, tolleranza, i nostri diritti civili. È paradossale che una certa cultura radical chic italiana esalti burqa e manifestazioni dell’estremismo islamico oppure che gli omosessuali difendano l’Islam senza rendersi conto che laddove l’Islam governa i gay vengono defenestrati dall’ottavo piano, come si è visto in molti video iracheni e siriani. Non ci si può mascherare dietro una psichiatria spicciola o catalogare questi eventi isolati in una civilissima categoria giurisprudenziale.
https://www.facebook.com/alessandromeluzzi.official/posts/618416765249565
E le seconde e terze generazioni sono quelle delle banlieu parigine. Quelle del Bataclan. Sono loro, nutrendo odio per chi conosce se stesso, rispetto a chi è uno sradicato, a volerci uccidere.
Meluzzi: “Quando sgozzano un italiano non è mai razzismo” – VIDEO
Intanto condannano per strage Traini che non ha ammazzato nessuno. Per lui odio razziale. Per loro mai.
Le seconde generazioni sono il vero pericolo. I loro genitori, in gran parte, almeno fino agli ultimi anni, venivano per lavorare, e ringraziavano per il lavoro. Questi sono cresciuti con promesse che non possono essere mantenute: e diventano violenti. E se vedono un italiano felice, lo vogliono morto.
Si replica, in Italia, quanto avvenuto nelle banlieus francesi: è lo sradicamento e l’essere totalmente avulsi dalla società autoctona a renderli violenti. Non sono italiani, e non possono essere africani. Dare loro la cittadinanza, come vedete, non serve a nulla.
Solo a rendere impossibile la loro espulsione.
il pesce puzza sempre dalla testa…..