In Marocco un’orda di marocchini è a caccia di bambine da stuprare nelle zone terremotate. Chissà se le femministe hanno letto la notizia, invece di occuparsi della ‘cultura patriarcale italiana’.
La verità è che stiamo importando culture malate. In Italia i marocchini sono primi in classifica tra gli immigrati in quanto a reati. E la sciamannata continua ad importarli con decreti flussi e ricongiungimenti familiari. Al prossimo terremoto in Italia, oltre agli zingari sciacalli, avremo anche i nordafricani stupratori. Questa è la società multirazziale che vogliono per il nostro futuro.
Dopo il devastante terremoto che è costato la vita a quasi 3.000 persone, in Marocco si continua a scavare sotto le macerie. Le donne e le ragazze che vivono nel Paese, però, dopo che la terra ha smesso di tremare, devono affrontare nuove minacce: violenza sessuale e stupro.
Lo spiegano Urooba Jamal e Kim Makhlouf su Al Jazeera, rivelando il “torrente” di messaggi pubblicati online da marocchini che promuovono il matrimonio forzato di minorenni e altre forme di sfruttamento.
Un esempio? La storia Instagram che mostra un marocchino (adulto), forse un volontario, in posa accanto a una bambina di circa 10 anni. La didascalia recita: “Non vuole venire con me a [Casablanca] ma ha sussurrato che quando sarà grande ci sposeremo”.
«I marocchini si esortano tra loro ad andare a sposare queste bambine, giustificandosi con la religione islamica… Anche se sono minorenni, le salveremo».
Secondo i media locali, uno studente 20enne della città di Errachidia che si è vantato online di essersi recato nelle zone colpite dal terremoto con l’intenzione di aggredire sessualmente ragazzine.
E se lo fanno a bambine della loro razza e religione, figuratevi quanto possa valere la vita di un uomo bianco cristiano.
Odio puro, ed infatti è quello che vediamo.
Se molti di loro non ci uccidono a vista è solo perché hanno ancora una minima paura delle conseguenze.
Lì c’è un momentaneo crollo della legalità, come vi fu durante le marocchinate. Ma non pensiate che lo ‘stato’, ci sarà sempre. Lo stato può essere assente anche se non ve lo aspettate, come in un tugurio dove comandano loro, tipo dove fu uccisa la Mariottini, o quando la vostra casa viene invasa. Le leggi non esistono, esiste solo la forza, e se voi siete deboli, chi comanda sono coloro che hanno la forza.
Tutto dipende dove vivi.
E soprattutto se hai tanto terreno libero intorno.
Chiaro. Infatti mi aspetto vi sia un ‘volo dei bianchi’, come accade da decenni in America, solo che qui abbiamo poco spazio e le distanze, anche se brevi, sono tortuose. In America è la norma avere il luogo di lavoro a un’ora o più di distanza, c’è chi ci prende l’aereo, ma le distanze che copri in un’ora sono di cento chilometri. In un’ora, se ti devi muovere da un piccolo centro verso un grande centro, ne fai sì e no 30.
E’ un grande sforzo in più, ma la casa in un piccolo centro, oltre ad essere più vivibile, con meno delinquenti come vicini di casa (se nel tuo circondario vedi sfaccendati che girano hai motivo di chiamare la polizia, se gli sfaccendati abitano lì e chiamano i loro amici, te li devi tenere, e magari ti entrano in casa, o in garage), cosa meno e ti permette superfici maggiori, con anche un giardino. Tutte cose che la gente di città ha dimenticato, e da per scontato che non ci siano se non in ville da signori. Ma non è affatto così.