E INVECE DI LASCIARLI ALLA DERIVA LI VANNO ANCHE A PRENDERE PER PORTARCENE ALTRI: STATO DI MERDA
La 60enne è stata picchiata a morte durante un tentativo di violenza sessuale: “La donna schiena a terra, con i pantaloni abbassati a mezza gamba, e lui sopra a cavalcioni che la colpiva selvaggiamente al volto”
Lo straniero senza fissa dimora era già noto alle forze… https://t.co/sjpQEDcjjt
— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 6, 2023
Si vedono gli effetti dei rimpatri di Piantedosi e Meloni. Una donna ammazzata perché non si è lasciata stuprare dal solito immigrato che questi due incapaci non rimandano a casa. Anzi: ne portano altre migliaia al giorno in tutta Italia.
Non ce la fatta la donna sessantenne di Rovereto aggredita ieri sera nel parco Nikolajevka. Purtroppo è morta in ospedale a causa della gravità delle percosse ricevute.
La donna, che stava andando ad assistere la madre malata, era stata barbaramente aggredita da un soggetto di origine africana senza fissa dimora di circa 40 anni già noto alle forze dell’ordine che ieri sera verso le 22.30, mentre la donna strava camminando, l’ha aggredita nel parco Nikolajevka di Rovereto, in Trentino.
Non sono ancora chiare la cause dell’aggressione ed i carabinieri, coordinati dalla Procura di Rovereto, stanno facendo accertamenti.
Alla base dell’omicidio però si ipotizza che oltre allo stato di alterazione dell’aggressore probabilmente ci sarebbe anche un tentativo di violenza sessuale.
A dare l’allarme sono stati alcuni inquilini del vicino condominio Europa che hanno sentito le urla della donna e, affacciati alle finestre, hanno assistito alla scena: lei a terra con i pantaloni abbassati e lui a cavalcioni sopra di lei che la colpiva in faccia.
L’uomo è poi fuggito, ma è stato fermato poco dopo dai carabinieri nella vicina via Maioliche, e ora è in arresto per omicidio. Si tratta della stessa persona che un anno fa aggredì passanti e carabinieri sempre a Rovereto. (qui il video)
Un episodio che aveva destato molta impressione nella città della Quercia perché il giovane extracomunitario sembrava in preda ad un vero e proprio “raptus di follia”.
Allora ci furono davvero dei momenti di paura in via Benacense a Rovereto: l’uomo infatti il 24 agosto dell’anno scorso aveva seminato il panico nella via, terrorizzando i bambini e danneggiando le auto parcheggiate al lato della carreggiata, dopo essere anche entrato in un locale dove aveva minacciato la clientela e rotto una bottiglia. (clicca qui per vedere il video delle aggressioni)
Immediata la chiamata alle forze dell’ordine che si erano subito recate sul posto. Ma per i militari non era stato semplice bloccare l’uomo che probabilmente anche allora era sotto l’effetto di alcool e stupefacenti.
Erano stati momenti di angoscia per passanti e cittadini: l’uomo, infatti, era visibilmente alterato e non era stato facile per la polizia fermarlo e accompagnarlo in ospedale.
Ora saranno in molti a chiedersi come mai una «bomba» sociale di questo tipo circolasse ancora libera in giro per Rovereto. Allora era finito tutto con un paio di pugni e tanta paura, ieri sera invece è andata peggio e una donna innocente di 60 anni ha perso la vita per mano di questo soggetto.
Purtroppo a distanza di solo poco più di una settimana dal truce delitto di Noriglio, un nuovo lutto ha colpito Rovereto.
Questa povera donna è morta grazie a quelli che sono al governo. Su di loro grava la responsabilità morale di quanto avvenuto.
Un anno fa, aveva aggredito i passanti a #Rovereto, ora ha ucciso di botte una donna mentre cercava di violentarla: l’extracomunitario senza fissa dimora sarà ancora graziato dalla giustizia italiana? pic.twitter.com/OfgtX95YXa
— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 6, 2023
Ricordiamoci! scolpiamoci nella memoria! che questi crimini sono ”quel soft power di cui c’è tanto bisogno”!
Circa il ”soft power”, il ”potere ”blando””:
”La terza perplessità – tutt’altro che lieve – deriva dalla parte forse meno chiara dell’intervista di Mattarella. Rileggiamo questo passaggio: «Il modello di vita italiano fa sì che, dopo più di un secolo e mezzo di migrazioni nelle Americhe, in Australia e nell’Europa del Nord, accanto [???] agli italiani di quarta e quinta generazione che rivestono ruoli significativi nei Paesi di approdo, si facciano strada tanti, tantissimi ”aspiranti italiani”, che apprezzano la nostra cultura». Come li chiama Mattarella? «”Italici”: che alimentano quel soft power di cui c’è tanto bisogno in tempi di resipiscenza [recrudescenza(?)] di violenze e aggressioni che riportano al secolo scorso» […] Quell’«italici» pronunciato dal presidente suona davvero male”
Daniele Capezzone, ”L’eurorinascimento di Mattarella: sostituire gli italiani con gli «italici». Sul «Corriere» il presidente contrappone l’identità europea a quelle degli Stati, per poi eleggere a modello culturale l’asse francotedesco. Annacquando il nostro nel nome dell’inclusione degli «aspiranti» connazionali.”, La Verità, Sabato 22 Aprile 2023, pagina 8.
che alimentano quel soft power di cui c’è tanto bisogno
Amon Goeth era un pivellino!! un dilettantino!!