La situazione è questa:
Almeno il 41 per cento degli immigrati presenti in Italia non lavora. In pratica, ogni immigrato che lavora se ne porta dietro uno che vive di sussidi. Il che non è sostenibile.
Questo avviene ‘grazie’ ai ricongiungimenti familiari. E quelli che lavorano, per la maggior parte, fanno lavori a basso costo che non pagano neanche le loro future pensioni.
Un governo serio abrogherebbe subito i ricongiungimenti familiari.
Il governo Meloni, invece, pensa a farne entrare sempre di più. Pensate di avere un cervello che, con oltre tre milioni di immigrati che in Italia non lavora, partorisce l’idea di portarne altre 452mila e, in più, continuare a permettere i ricongiungimenti familiari di scrocconi.
”Intra moenia atque in sinu Urbis sunt hostes”
”Entro le mura, in seno all’Urbe sono i nemici”
Gaio Sallustio Crispo, ”La guerra di Catilina”, LII, 35.
Stiamo ricalcando, demenzialissimamente, gli stessi, identicissimi, errori degl’italicidi orchi francesi!!
”Allahicité! “Così si sta già realizzando la secessione in Francia”. E in Italia stiamo commettendo gli stessi errori. Due libri rivelano la divisione. 400 nuove moschee in costruzione. Ebrei in fuga. Centinaia di “territori perduti“. “Mohamed, Adam, Ibrahim, Isaac, Rayan, Moussa, Imran, Amir, Ismaël, Aylan, Lina, Nour, Inaya, Aya, Fatima, Aïcha, Mariam, Maryam, Fatoumata, Sarah”. Sono i dieci nomi più popolari fra i nuovi nati, maschi e femmine. In Algeria? Tunisia? Egitto? Arabia Saudita? Iraq? Yemen? No, nel sesto dipartimento più grande di Francia.”
://twitter.com/giuliomeotti/status/1677321653359898626
”Gli Unni infuriano attraverso tutte le città del Veneto. Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo, nessuno oppone resistenza. Allo stesso modo devastano Milano e Pavia”
Paolo Diacono, ”Storia Romana”
://www.raiplay.it/video/2020/03/cronache-dallantichit-dal-mito-alla-storia-p9-79d93050-9577-4288-9c41-53e3a5826914.html