Giornalisti leccalulo del globalismo in allarme per l’ingresso in pompa magna del partito di ‘estrema destra’ I Finlandesi al governo.
Il nuovo ministro dell’Economia è intervenuto a un raduno organizzato da cosiddetti neonazisti, mentre il presidente del Parlamento vanta un curriculum decennale di condanne giudiziarie per psicoreato per i cosiddetti post razzisti sul proprio blog. Onore a lui: la libertà di parola è sacra. Nessuna democrazia è tale se persegue i reati di opinione.
Jussi Halla-aho, ex leader del Partito dei Finlandesi, ex europarlamentare e ora in un ruolo di primo piano come Presidente della Camera, ha un curriculum decennale di commenti che i media definiscono “razzisti e scritti profondamente preoccupanti”.
I post del suo blog contengono riflessioni sulla visione del mondo che ha plasmato la sua politica: gli hanno già procurato psico-condanne per “disturbo del culto religioso” e “agitazione etnica”, per le quali è stato multato dalla Corte Suprema finlandese.
Tra le centinaia di post pubblicati sul blog nel corso degli anni, nel giugno 2006 Halla-aho ha scritto che l’Islam è una “religione di pedofili” e che il profeta Maometto “era un pedofilo”.
Ha poi affermato che “derubare i passanti” è una “caratteristica genetica” degli africani.
Avrò scritto anche qualcosa di sbagliato?
Nel 2006, inoltre, ha lasciato intendere che sarebbe stato “felice se una banda di immigrati avesse violentato” una deputata dei Verdi favorevole alla sostituzione etnica.
“Continuo e continuerò a credere in tutta sincerità e con tutto il cuore che se una donna che si oppone alla deportazione degli stupratori immigrati viene stuprata da un immigrato, è una cosa buona e giusta”, ha poi rivendicato.
Halla-aho ha spesso anche preso di mira la cosiddetta comunità LGBTQ+ finlandese.
“La violenza è oggi uno strumento sottovalutato per risolvere i problemi”, ha scritto nel novembre 2008, durante una discussione sull’uccisione di un gay a Helsinki.
Un tribunale finlandese ha ordinato la cancellazione di alcuni dei commenti più ‘gravi’. Un giorno li cancelleranno direttamente dal nostre cervello: è questo il totalitarismo post-moderno.
Halla-aho non si è mai scusato per i suoi scritti precedenti. Li ha sempre rivendicati.
“Il modo di operare di questi esponenti dell’estrema destra è di attaccare sempre, mai difendere e soprattutto mai chiedere perdono”, ha starnazzato tal Oula Silvennoinen, professore associato all’Università di Helsinki.
Per diversi anni, Halla-aho è “stato apertamente membro di un’organizzazione nazionalista chiamata Suomen Sisu, che si oppone all’immigrazione e al multiculturalismo e ha una posizione contraria all’Unione Europea”. Pensate.
In risposta a una richiesta di commento, il Partito dei Finlandesi ha dichiarato che Halla-aho “è uno dei politici più stimati in Finlandia”.
ah ah ah come al solito “Neonazisti”
ahahaha…