In Friuli Venezia Giulia ci sono 16.400 aziende agricole (-26,5% rispetto alle 22.316 del 2020) che lavorano 28.498 ettari di terreni a vigneto. Gli introiti legati all’uva da vino venduta sono più che raddoppiati.
«C’è bisogno di questi lavoratori stranieri – spiega Dina Sovran, segretaria provinciale della Flai Cgil di Pordenone – C’è carenza di manodopera soprattutto in agricoltura, dove gli italiani non vogliono lavorare perché non vogliono essere sfruttati.E se respingiamo gli immigrati, che lavorerà per dieci euro al giorno?».
Insomma: siccome gli italiani non vogliono essere sfruttati, allora il sindacato propone di importare schiavi africani.
Capito? Questo dice la CGIL. Che dobbiamo importare immigrati perché loro accettano di lavorare nei campi ore e ore per 10 euro al giorno. Ovvero 300 euro al mese.
Pensano di costruire una società basata sullo sfruttamento. Tipo rider. Una società di poveracci che, di certo, non solo non pagheranno le nostre, ma neanche le proprie pensioni.
Trecento euro al mese. Per vivere poi in dieci in uno stanzino. E pesare sulla collettività per tutto.
Questo, perché degli ‘imprenditori’ non vogliono pagare i dipendenti e investire in tecnologia.
ben detto redazione Vox
condivido 👍
E ringraziamo anche quei cialtroni pseudo imprenditori,che per avere schiavetti hanno riempito la Lombardia di immigrati.Gentaglia spesso più vicina al cdx che al pd e frattaglie varie.