Da quel momento, fino a dicembre, il servizio di “accompagnamento degli studenti della Bocconi“ ha dato loro circa mille “passaggi“ dalla biblioteca fino a viale Toscana e viceversa, passando dal Parco Ravizza. Si partiva dalle 18, in pieno inverno, verso le residenze Spadolini, Dubini e Isonzo e viceversa: i posti letto sono tutti poco al di là della circonvallazione esterna, per raggiungerle in fretta si taglia passando dal parco, anche al buio.
Roba da matti. La scorta per girare in città. Fino a che non c’erano immigrati le nostre città erano oasi di tranquillità. Al massimo, nella Milano anni ’80 potevi trovare qualche paninaro o metallaro.
“Il servizio di accompagnamento ha funzionato anche nel 2023 – fanno sapere dalla Bocconi -, verrà sospeso in concomitanza della chiusura della biblioteca e riprenderà regolarmente a settembre”.
Da sperimentale è diventato una “prassi“. Ci si aspetta in un punto e a “scortare“ gli studenti che si attardano sui libri fino a notte fonda è il personale del servizio sicurezza:
Troppi immigrati, studenti Bocconi accompagnati a casa: “Abbiamo paura” – VIDEO
Il servizio era stato sollecitato dagli stessi studenti – e in particolare dalla lista B.Lab Unilab Network – dopo segnalazioni di rapine e aggressioni da parte di baby gang di immigrati.
“Il fatto di dover attraversare il parco e le zone limitrofe spesso disincentivava la frequentazione degli spazi del campus fino a tardi, adesso la situazione sembra essere migliorata e sono arrivate anche le biciclette elettriche, molto comode per attraversare il parco ed evitare brutti incontri”, aggiunge Fabio, uno studente che da gennaio a giugno dello scorso anno ha usufruito del servizio, prima di partire per un’esperienza di studio oltre-confine.
È rientrato questo semestre, adesso si muove in bici. “La situazione di Parco Ravizza è migliorata e monitorata – conferma Natale Carapellese, presidente del Municipio 5 -. Purtroppo però sono aumentate le criticità in altre aree al Gratosoglio e allo Stadera, e anche lì c’è uno studentato e si verificano episodi che preoccupano ragazzi e residenti. Per questo ho scritto una lettera al prefetto e al Comune per informarli della situazione. Sono previsti diversi lavori, tra cui il rifacimento della linea tranviaria, e stiamo cercando di fare il massimo per migliorare l’area e la sua sicurezza. Ma non è facile”.
Sotto la lente anche via Montegani: “Fino a cinque anni fa c’era una camionetta dell’esercito che funzionava da deterrente. Non capisco perché sia stata tolta da un luogo periferico”.
Invece di eliminare il problema militarizzano le città. Non servono scorte o militari: servono rastrellamenti e rimpatri di massa.
”Nessuna prova convincerà mai un idiota.”
Mark Twain
Gl’italicidi orchi apolidisti negano la sostituzione di stirpe!
Patrioti, accusiamo gl’italicidi orchi meticcionisti di negazionismo!
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redazione Vox
anch’io me lo chiedo
invece di sprecare denaro in sicurezza
perché non rimpatriano tutta la merda e chiudono i confini con la Wagner cosi che l’Italia ritornerà agli anni 80 dove potevi appunto trovare qualche paninaro o metallaro?