Toghe indagano 17 poliziotti, via libera ai delinquenti: se schiaffeggiare immigrato è tortura

Vox
Condividi!

Il delirante reato di ‘tortura’ va abrogato. La tortura è una cosa seria. Come è formulato oggi è come definire stupro una pacca sul culo. Poi, per quanto ci riguarda, con gli spacciatori applicheremmo per legge il metodo Duterte. Ma siamo consapevoli che i tempi non sono maturi. Lo saranno.

Sono 17 gli altri indagati nell’inchiesta della Procura di Verona su episodi di torture, maltrattamenti e peculato che ieri hanno portato all’arresto di cinque poliziotti in servizio alle Volanti della Questura.

VERIFICA LA NOTIZIA

Nei loro confronti la Procura della repubblica scaligera ha avanzato al gip Livia Magri l’applicazione di misure interdittive, come la sospensione dal servizio o il trasferimento d’ufficio.

Nell’ordinanza di custodia cautelare il giudice sottolinea che nei loro confronti “occorrerà fissare il preventivo interrogatorio prima della decisione”. Verrà dunque emessa un’altra ordinanza relativa a questi eventuali provvedimenti.

Il Questore Roberto Massucci, come noto, ha comunque già disposto nelle scorse settimane lo spostamento d’ufficio per 23 poliziotti in servizio al reparto Volanti.

Questi stanno liberando il campo ai delinquenti. Ma le loro scorte non le sguarniscono mai.

Ecco una delle ‘vittime’ di tortura:

Poliziotti arrestati, questo è uno delle ‘vittime’ delle ‘torture’ – VIDEO 🤡

Vox

E l’arresto dei cinque poliziotti di Verona fa, giustamente, riesplodere il dibattito sull’abolizione del reato di tortura.

«Impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro», aveva detto già nel 2018 l’attuale premier Giorgia Meloni. E infatti il suo partito, Fratelli d’Italia, ha presentato una proposta di legge per annullare il provvedimento introdotto nell’ordinamento italiano nel 2017.

A riparlarne oggi è Flavio Tosi, deputato di Forza Italia: «È opportuno trovare una quadra per apportare modifiche al reato di tortura. Per com’è codificato lascia troppo adito a strumentalizzazioni e alle interpretazioni estensive di una certa parte della magistratura. Le forze dell’ordine e i vigilantes privati hanno a che fare ogni giorno con delinquenti, non con dei santi, questo va ricordato sempre. Malviventi che, non di rado, minacciano, insultano e a volte muovono le mani contro chi porta una divisa e non può fare nulla, perché poi rischia di essere accusato di qualche reato — aggiunge l’ex sindaco di Verona —. Occorre dare maggiori garanzie a chiunque lavori per la sicurezza dei cittadini».

E nel ricordare la recente condanna a nove anni e mezzo di reclusione inflitta dalla Cassazione a Massimo Zen, la guardia giurata di Cittadella che nel 2017 sparò contro l’auto dei rapinatori che lo stava per travolgere uccidendo uno di loro:

Massimo Zen, la guardia che sparò ai ladri stranieri per difesa: «Uno l’ho ucciso e tra poche ore finirò in carcere»

Tosi aggiunge: «Dobbiamo rivedere le leggi. Nella riforma in itinere del codice penale siamo chiamati a modificare il reato di tortura e le norme che hanno permesso a magistrati ideologicamente prevenuti di condannare Zen».

Ovviamente, Piantecoso sta col nemico. Piantedosi: «Fatti gravi se confermati».




Un pensiero su “Toghe indagano 17 poliziotti, via libera ai delinquenti: se schiaffeggiare immigrato è tortura”

  1. Acchiappate ste toghe che non rappresentano un cazzo! La manovalanza della legge siete voi! ROMPETEGLI IL CULO!

I commenti sono chiusi.