Birra Peroni sponsorizza il GayPride: il circo è in città

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Pagano il pizzo alla lobby. Perché non c’è di certo una ragione commerciale. Associare questi marchi al GayPride è per loro solo negativo. Se lo fanno, è per altri motivi. E allora il nostro compito è aiutarli ad affondare associando questi marchi al mondo stranosessuale.

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Quindi chi beve queste bevande è, come direbbero loro, consenziente.




3 pensieri su “Birra Peroni sponsorizza il GayPride: il circo è in città”

  1. Boicottare tutti quelli che sponsorizzano. Anheuser-Busch ha perso miliardi, le azioni sono state retrocesse e non si riprenderà mai più dal boicottaggio. La sua immagine rimarrà lesa per anni e forse non si riprenderà mai più. La Marina USA ha dovuto togliere l’arcobaleno dal sito. La Major League di baseball idem. X Box ha tolto l’arcobaleno dopo quattro giorni. Altri non l’hanno più usato. Maybelline sta subendo il boicottaggio. Target pure e sta perdendo miliardi e ha dovuto spostare la sezione arcobaleno sul retro. Bisogna boicottare in massa tutti i marchi che si allineano a qualsiasi forma di progressismo. Il sistema ci ha detto che il boicottaggio non serve a niente e noi ci abbiamo creduto ome gonzi. Boicottare, boicottare, boicottare.

    1. giusto ero un gran bevitore della HeineKen che non bevo piu’
      di birre ce ne sono a iosa :
      messina
      forst
      stella artois
      moretti
      poretti
      la migliore era , ma che non trovo piu la Carlsberg Elephant beer doppio malto!
      e ce ne sono mille altre!
      ce ne faremo una ragione, la peroni era la birra dei muratori, credo che neanche piu’ loro la berranno…. la berranno i culattoni!

  2. Anch’io bevo la moretti qualche volta ma da oggi di sicuro non la berrò più. Che se la bevano i culattoni che piacciono tanto ai titolari del marchio

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