Trans Bruna, Sindaco Pescate pronto ad assumere i vigili licenziati da Sala: “Hanno fatto bene”

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Lo scorso 24 maggio un uomo che si crede donna e si fa chiamare Bruna è stato preso a manganellate da tre agenti della polizia locale di Milano, chiamati dai genitori dopo l’ennesima molestia del trans ai danni dei loro figli di tre anni.

Sul caso la Procura ha aperto una bizzarra inchiesta per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione e il sindaca Beppe Sala ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti dei tre poliziotti. L’avvocato della vittima ha addirittura presentato una delirante denuncia per tortura e ‘odio razziale’.

A prendere le difese degli agenti il sindaco di Pescate, in provincia di Lecco, condivide quello che pensa la maggioranza degli italiani: i poliziotti “hanno fatto bene”.

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Dante De Capitani è al suo terzo mandato da primo cittadino di Pescate, comune da poco più di 2mila abitanti sulle sponde lecchesi del lago di Como. È conosciuto dai suoi concittadini come “lo sceriffo”, titolo meritato per le ronde per le strade del suo paese con il suo cane: “È un pitbull, ed è territoriale, sfido chiunque ad avvicinarlo”.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, De Capitani ha ribadito la sua posizione sui vigili perseguitati da Sala: “Se non li vogliono, ce li prendiamo noi”.

“Si sono comportati da veri uomini d’onore”. Per questo motivo, dunque, De Capitani vorrebbe assumere quei poliziotti: “Otto, dieci ore alla settimana sarebbero sufficienti”, sostiene, “basta un contratto di collaborazione”.




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