Con una lettera immaginaria scritta alla mamma Giulia da Thiago, Chiara Tramontano, la sorella della ventinovenne uccisa incinta di sette mesi dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, attacca le prostitute della sinistra che vogliono cancellare dal discorso pubblico una delle due vittime: il povero bambino mai nato.
“Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e cuore”. “Lui mi ha ammazzato. Ci ha ammazzati entrambi!”. “Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati, mammina Giulia, senza pietà”.
“Adesso staremo sempre insieme. Però mi dispiace – prosegue la lettera immaginaria di Thiago – , mamma Giulia. Non vedrò mai il mare che tanto ti piaceva, non conoscerò i nonni e nemmeno gli zii che mi aspettavano con amore. Non andrò a scuola, non mi innamorerò mai”.
“Non nascerò mai, mammina Giulia. Ma forse – aggiunge – in fondo è meglio così. Se fossi nato senza mamma e con un mostro per papà, che vita sarebbe stata la mia? Almeno adesso sto qui, in questo spazio infinito con te, mammina mia”.
Giulia e Thiago sono stati uccisi da un uomo che è il figlio della vostra società del permissivismo. Da un immaturo demente che non voleva prendersi alcuna responsabilità. E’ il risultato della vostra società post-moderna, non del patriarcato o della famiglia tradizionale, come la vostra stupidaggine scrive sui social.
Il problema dell’Italia siete voi.
Quanto è catastrofica la situazione?
Le checche al governo non hanno il coraggio neanche di cancellare l’italicida legge sull’aborto.
non usiamo questo terribile fatto di cronaca
per scrivere CAZZATE TREMENDE
Mammina Giulia voleva abortire a gennaio dopo aver scoperto delle corna. All’ipocrisia di “certa gente” non c’è mai fine. E la sorellina qui era d’accordo, secondo l’intervista resa al corriere. Il bimbo è l’unica vittima.