Peschiera, vendicate le violenze. Italiani hanno pestato i ‘maranza’ africani: “Questa è casa nostra” 🇮🇹

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Volevano mettere a ferro e fuoco la città, sono stati presi a botte da un gruppo di italiani. I nordafricani erano andati a Peschiera per violentare ancora una volta la città, stavolta ad attenderli gruppi di ultras veronesi: le hanno prese.

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A tutti hanno urlato «Scimmie di merda». Poi, a decine, li hanno aspettati all’esterno di un bar, il Mida’s Stube. Accerchiando le auto che passavano, aggredendo verbalmente anche i giornalisti, servi di regime, dalla parte dell’invasore.

Ecco come il giornalista di regime racconta la scena:

Le mani incrociate, nell’attesa del “corteo”, obbligato a sfilare in mezzo a quel corridoio umano. Le magliette attillate a segnare il profilo di muscoli debordanti. Tatuaggi sul collo e lungo le braccia. Occhiali da sole. Motociclette rombanti. Magliette nere.

Dall’altra parte, i ragazzini, in costume da bagno. Ami, 17 anni, studentessa, nata a Brescia da genitori senegalesi. Sophie, 15 anni, liceale del linguistico, papà senegalese e mamma italiana. Yusef, alle superiori a Lecco.

Peschiera del Garda, 2 giugno 2023. Un anno dopo la presa della città da parte dei “maranza”. Allora erano in 2 mila. Stavolta la presenza dei patrioti li ha dissuasi. Quelli che sono andati lo stesso, le hanno prese.

Musica trap sparata nell’aria, bandiere del Marocco, tetti delle automobili assurti a dancefloor: abitacoli sfondati. Il lido Campanello sfondo dell’anarchia.

La città sotto scacco, un adolescente accoltellato, delle ragazze molestate sul treno. Un copione minacciato anche quest’anno, con la stessa modalità: il bombardamento dei video su TikTok. «Peschiera 2 giugno», con la suggestione di un “Piano B”: forse Viareggio, forse Jesolo, forse Como.

I patrioti hanno predisposto un piano “anti sfondamento” che non hanno fallito. Dovremmo affidare a noi stessi la difesa delle frontiere, perché se aspettiamo il cosiddetto ‘Stato’, diverremo tutti ‘maranza’.

«Io un anno fa non c’ero, ma la settimana prima ero stato picchiato da un gruppo di ragazzini, tutti minorenni, di origine nordafricana» racconta Luca Bendazzoli, dipendente del bar della stazione, «Erano una ventina. Mi hanno accerchiato, dopo che a un paio avevo chiesto di indossare dei vestiti, sopra il costume. Mi hanno preso a pugni e hanno svaligiato il frigo del locale. Non ho reagito. Spero non tornino».

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In spiaggia si è consumata la spedizione punitiva. I nordafricani erano una ventina, stavano facendo il bagno nel lago, quando li ha raggiunti un addetto alla sicurezza del lido. «Ci ha detto di non tuffarci». Subito dopo sono arrivati gli “altri”: «Ultrà dell’Hellas» li identificherà qualcuno.

«Veronesi che vogliono difendere Peschiera» si presenteranno loro: alti, larghi e pesanti il doppio degli adolescenti africani. Sono arrivati sul molo e hanno iniziato a picchiare i ‘maranza’ in costume: calci, pugni, spintoni.

Gli adolescenti urlavano. Qualcuno ha tirato fuori il cellulare per riprendere la scena. I vendicatori erano una furia. Uno di questi si è scagliato contro un africano: era appena uscito dall’acqua e aveva l’asciugamano stretto intorno alla vita. Ha iniziato a schiaffeggiarlo, poi l’ha colpito con un calcio sulla pancia, urlando «Pezzo di merda, venite qua e rompete i coglioni».

È stato raggiunto da altri due uomini, che hanno completato il lavoro.

Poi sono arrivati quelli delle “forze dell’ordine”, quelli che l’anno prima, per ordine di un governo illegale, avevano lasciato che la guerriglia africana violentasse la cittadina e le ragazzine italiane.

«Siamo qui perché questa è casa nostra. Stiamo controllando che quei ragazzi si comportino bene» spiegherà uno degli uomini, dopo essere sceso dal molo.

“Perquisivano solo quelli di colore come me, non è giusto”: il delirio di un invasore a Peschiera

«Siamo stati insultati e aggrediti dai fascisti, soltanto perché neri» la versione dei ragazzi, forti dei video ripresi con il cellulare.

E l’annunciato raduno trap? «Alla stazione, siamo stati perquisiti, ma nei nostri zaini la Polizia ha trovato soltanto panini e teli da mare». Alcuni parlano di razzismo, altri parlano di politica. C’è chi fa riferimento ai «tempi bui: questi».

L’Italia s’è desta.




5 pensieri su “Peschiera, vendicate le violenze. Italiani hanno pestato i ‘maranza’ africani: “Questa è casa nostra” 🇮🇹”

  1. Complimenti ai ragazzi dell’Hellas. Da notare una cosa, che, in questa nazione, sono ancora i quaranta cinquantenni che riescono a fare qualcosa, i più giovani sono (non tutti, ma molti) o compromessi, o rimbambiti dalla propaganda, dai videogiochi, dalle stronzate che il sistema usa per renderli docili. Quelli che non si lasciano ‘addolcire’, di solito sono più un problema che altro e fanno comunella con i criminali, africani e non.

  2. Una segnalazione: La spiaggia di Ventimiglia è ricoperta di merda, ma il comandante della locale non sa perchè e non dispone nulla…

    “…per quanto mi riguarda non ho disposto né richiesto l’emissione di alcuna ordinanza che riguardi la balneazione o la frequentabilità della costa interessata…”

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