Cutro, magistrati con gli invasori: indagano chi non traghetta i clandestini

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Cutro, pagliacciata eversiva: toghe perquisiscono Guardia Costiera perché non traghetta abbastanza clandestini

L’Italia ha un serio problema con la magistratura ideologicamente compromessa. Indagano i vigili che manganellano i molestatori di bambini, i ragazzi che picchiano i pedofili e chi non corre a morire per andare a prendersi i clandestini e portarli a casa nostra.

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Ci sarebbero alcuni indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Crotone per accertare eventuali responsabilità per il mancato intervento per soccorrere il barcone carico di migranti che il 26 febbraio scorso s’infranse, a causa della forza del mare, a poche decine di metri dalla riva.

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Le persone che sarebbero state iscritte nel registro degli indagati sarebbero componenti del sistema di soccorso che avrebbe dovuto essere attivato in soccorso dei migranti dopo l’individuazione dell’imbarcazione.

Da qui l’iniziativa della Procura di disporre la perquisizione delle sedi di Fontex, Guardia di finanza e Guardia costiera.

Serve una de-nazificazione di massa. Questi prendono stipendi esorbitanti per fare gli interessi degli invasori che hanno pagato diecimila euro per sbarcare in Italia e poi si lamentano se non hanno trovato dei coglioni pronti a raccattarli.

Poi ci meravigliamo del comportamento di Guardia costiera e simili: se non collaborano con gli scafisti, vengono indagati dallo Stato. E’ un controsenso che deve finire. Alla magistratura va tolto ogni potere di indagine in ambito immigrazione: si dichiari la questione di ‘sicurezza nazionale’.

E poi, basta con “abbiamo fiducia nella magistratura”: noi non abbiamo alcuna fiducia.




Un pensiero su “Cutro, magistrati con gli invasori: indagano chi non traghetta i clandestini”

  1. Lo sputtanamento di Luca Morisi dimostra che i servizi segreti sono controllati dagl’italicidi orchi meticcionisti.

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