«Come ti permetti tu negro di m… di offendere un’italiana»: molestatore pestato dai giustizieri

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«Come ti permetti tu negro di merda non devi offendere la nostra amica italiana», e giù pugni e calci a raffica.

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Tre immigrati molesti sono stati picchiati nel piazzale antistante al Saint John’s Pub nella notte tra venerdì e sabato, due di questi sono finiti in ospedale con ferite gravi al volto e alla schiena e hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri.

«Si tratta di un pestaggio su commissione», accusa tal Adriano Trevisan, il legale padovano ingaggiato dai tre personaggi.

I due che hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso sono S.B.S, 35 anni di origine indiana, e H.M. 34 nato in Madagascar, entrambi hanno la cittadinanza italiana. Con loro c’era un altro loro amico che ha avuto solo qualche lieve ferita.

Intanto Meloni e Salvini giocano a governare e non abrogano i ricongiungimenti familiari né tornano allo ius sanguinis integrale: a questo ritmo, in Veneto loro saranno la maggioranza. E avranno la nostra cittadinanza nel giro di soli dieci anni.

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«È stato un pestaggio razzista. Quella sera avevamo avuto un ‘diverbio’ con la proprietaria del locale, tutto risolto – la sua versione – in pochi minuti senza particolari tensioni – sempre la sua versione – anche se già in quel momento avevo percepito un atteggiamento discriminatorio. Poi quando siamo usciti fuori abbiamo trovato cinque persone ad aspettarci» racconta uno dei molestatori picchiati.

I proprietari del pub, Mirco Morello con la mamma Fedora, che sta alla cassa, sono molto conosciuti. «Non c’è stata alcuna provocazione, anzi quei due se la sono cercata – dice Mirco Morello – uno dei due si era comportato male in passato e gli avevo detto di non venire più. L’altra sera si è comportato male di nuovo, non doveva venire da noi. Gli aggressori? Noi non li conosciamo».

La versione degli immigrati: «Abbiamo finito di lavorare tardi e siamo andati a mangiare al pub, non era la prima volta che andavamo lì e c’era stata qualche incomprensione in passato, ma credevo che fosse tutto superato». «Venerdì — prosegue il racconto — mentre stavamo mangiando, la titolare, la signora Fedora, è venuta da noi a dirci che dovevamo pagare in anticipo il mio amico le ha chiesto il motivo di questa richiesta, fatta peraltro solo a noi. Io ho cercato di calmare le acque e ho detto “paghiamo, non c’è problema”. Siamo stati lì due ore, e quando siamo usciti ci siamo ritrovati davanti cinque uomini che parlavano italiano, al mio amico dentro hanno detto “come ti permetti tu brutto negro di m… a offendere la nostra amica italiana” abbiamo capito che si riferiva a Fedora, la titolare. È chiaro che qualcuno li ha avvertiti, nessuno ci ha sentiti discutere dentro».

I carabinieri contano di scoprire la verità anche osservando attentamente le immagini di videosorveglianza del locale. No, se Mirco non è scemo.