Cosa pensano i predicatori islamici dell’Italia in cui vivono?
Mohammed, predicatore tunisino 39enne, a cui era stato negato il permesso, venne espulso dal territorio nazionale “per motivi di pericolosità sociale” nel 2017.
L’islamico – già detenuto per reati comuni nel carcere di Brescia – “era solito incitare, sia nel corso della preghiera che durante le normali attività all’interno della casa circondariale, all’odio razziale e alla violenza contro le donne italiane, definite impure“.
L’immigrato “aveva manifestato approvazione dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015“.
Scarcerato il 5 marzo del 2017, venne rimpatriato con un volo per Tunisi dalla frontiera aerea di Malpensa.
Se non torniamo allo ius sanguinis, tra qualche anno saremo nelle condizioni francesi: impossibilitati ad espellerli perché nuovi cittadini.
Non so se l’avete pubblicato ma :
‘La sirenetta negra ha beccato un 1% di preferenze, un flop colossale”.
Facebook ha annunciato che non permetterà più la pubblicazione di contenuti cristiani sulla piattaforma e ha iniziato ad aggiungere un’etichetta di avvertimento “fake news” ai post su Gesù Cristo. Secondo il giornalista di Blaze Billy Hallowell, quando è andato a testare le nuove regole si è visto recapitare da Facebook un avviso di “discorso d’odio”.
Hallowell, cristiano, ha cercato di esercitare la sua libertà religiosa pubblicando il seguente messaggio sulla sua pagina Facebook: “Gesù è morto perché tu potessi vivere”. Tuttavia, nonostante il suo post riflettesse uno dei principi fondamentali del cristianesimo, è stato cancellato da Facebook ed è stato accusato di diffondere “discorsi d’odio”.
E poi siamo noi i “complottisti”…
… e intanto l’italiano dorme, dorme, e continua a dormire beato…