Circondato e accoltellato alla testa da branco di immigrati a Milano

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Mentre il sindaca di Milano studia la punizione più adeguate contro i vigili ‘transofobi’, i suoi immigrati accerchiano e accoltellano alla testa un ragazzo.

In quattro contro uno. La richiesta: “Dacci lo zaino”. Poi il fendente sferrato alla nuca e la rapina di cellulare e computer. L’aggressione, brutale, è avvenuta trentacinque minuti dopo mezzanotte: il ferito, un ventiseienne, ha riportato un taglio dietro la testa, suturato con dodici punti.

Il gruppo di immigrati, descritti come minorenni, ha accerchiato il giovane: uno di loro gli ha intimato di consegnare lo zaino, ma l’altro si è rifiutato; a quel punto, l’autore materiale dell’accoltellamento, descritto come un giovane di carnagione scura ha colpito l’uomo al capo, per poi impossessarsi di pc portatile e smartphone.

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Carnagione olivastra, sarà stato Olindo Romano.

L’uomo, che ha perso i sensi durante i soccorsi di Areu, è stato trasportato in codice giallo al Niguarda: dopo essere stato medicato, è stato ricoverato in osservazione per monitorare le sue condizioni, anche se i primi bollettini medici hanno escluso sin da subito il pericolo di vita. Gli agenti delle Volanti hanno subito avviato le indagini per risalire ai componenti della baby gang.

Accoltellato alla testa da branco dalla pelle scura a Milano




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