Milano, trans bruncia denuncia vigili per “razzismo e tortura”

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I media continuano a definire questo energumeno con la barba ‘donna’. Se mentono su una cosa tanto evidente, immaginate quanto possano mentire su cose meno evidenti.

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Bruna, il trans clandestino brasiliano che mercoledì 24 maggio, mentre importunava i bambini di tre anni davanti all’asilo è stata bloccata da quattro vigili:

Bruna, il trans di Milano all’asilo: “Non mi potete fermare, torno qui e ammazzo”

Ha sporto denuncia in procura a Milano per “lesioni personali aggravate dall’abuso della funzione pubblica, dall’aggravante della discriminazione etnica, razziale e religiosa oltre che per tortura e minacce”.

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La delirante querela è stata depositata dal suo avvocato, tal Debora Piazza, che ha allegato il referto medico della Mangiagalli e un video.

L’inchiesta, del pm Giancarla Serafini e dell’aggiunto Tiziano Siciliano, a carico di ignoti potrebbe vedere ora delle iscrizioni nel registro degli indagati. In attesa degli sviluppi della delirante inchiesta penale, i vigili coinvolti sono stati spostati in ufficio.

Lo Stato italiano è una barzelletta. In una società sana questo personaggio non sarebbe neanche presente in Italia. Difende chi dà il culo nudo davanti agli asili e importuna i bambini di tre anni con la propria presenza, che minaccia di uccidere:

Bruna, il trans di Milano all’asilo: “Non mi potete fermare, torno qui e ammazzo”




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